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Santana: “Posso solo dire grazie. Mi sono innamorato di Palermo grazie alla gente”

Santana: “Posso solo dire grazie. Mi sono innamorato di Palermo grazie alla gente”

"Prandelli come persona credo sia stato un allenatore che mi ha dato tanto sia in campo che umanamente parlando, un allenatore importante che mi ha dato tanto nel corso della mia carriera": Mario Alberto Santana in conferenza stampa

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Mario Alberto Santana in conferenza stampa.

Alta classe, giocate sopraffine per cuori forti, voce onnipresente nella testa dei propri compagni. Santana si è rivelato il giocatore simbolo di questo biennio rosanero targato Dario Mirri. Il ritorno in Sicilia tredici anni dopo l'ultima volta. Uomo dei record, bandiera, eterno capitano. L'ex calciatore della Fiorentina è riuscito a presenziare con la maglia del Palermo in tutte le competizioni: Serie A, B, C, D, Coppa Italia e Coppa Uefa, trovando la via della rete almeno in un'occasione. Ben 143 presenze in maglia rosanero, condite da undici gol. La realizzazione nel derby contro il Catania che è valsa la vittoria alla compagine di Filippi resterà impressa nella memoria dei tifosi rosanero per diversi anni. Di comune accordo con la società palermitana, Santana ha deciso di appendere le scarpe al chiodo per iniziare ad indossare le vesti di allenatore. Ed è proprio da questa mansione che ripartirà l'uomo dei record nel settore giovanile del Palermo.

Di seguito, le dichiarazioni di Santana intervenuto in conferenza stampa per spiegare la propria scelta ai giornalisti.

"La cosa più bella che mi porto della mia carriera è quando ho indossato la maglia della mia nazionale. La cosa meno bella l'infortunio in Coppa Uefa a un mese dal Mondiale che mi ha tolto la possibilità di andare alla manifestazione iridata. Penso che non siano stati gli infortuni a farmi scegliere di smettere, è una scelta che dovevo prendere anche perché se non fosse stato oggi sarebbe stato domani. È arrivata nel momento giusto! Vorrei ringraziare tutte le società, tutti i compagni, tutti i tifosi e tutti gli allenatori che mi sono stati vicini in questi anni. C'è una lista davvero lunga, posso solo dire grazie. Prandelli come persona credo sia stato un allenatore che mi ha dato tanto sia in campo che umanamente parlando, un allenatore importante che mi ha dato tanto nel corso della mia carriera. Mi sono innamorato di Palermo grazie alla gente, all'aria di mare che si respira e alla genuinità delle persone che vivono qui. Chiunque passi da Palermo non può che voler ritornare, è una città che ti offre tantissimo"