Il giorno della marmotta (the groundhog day) in salsa blucerchiata si prolunga e si ripete, custodendo il segreto che la marmotta dovrebbe svelare: la Sampdoria passerà oppure no nelle mani di Gianluca Vialli e dei suoi facoltosi soci?
serie a
Sampdoria, il giorno della marmotta: dieci milioni tra Ferrero e Vialli. Viperetta e il Palermo…
Le ultime sulla cessione del club blucerchiato
Con queste parole si apre l'edizione odierna de La Repubblica - Ed. Genova, che riferisce come l'intesa per la vendita delle quote societarie della Sampdoria, almeno in linea di massima, sia stata finalmente trovata. La cessione del centrocampista belga Dennis Praet dovrebbe abbattere le ultime resistenze poste dal patron in carica, Massimo Ferrero. La discussione sarebbe ancora aperta per quanto riguarda la cassa, ovvero relativamente ai soldi che resterebbero in blucerchiato al momento del passaggio di proprietà. L'offerta proposta li aveva già stimati all'interno di una somma che potrebbe anche risultare superiore ed il Viperetta pretenderebbe che la differenza gli venisse riconosciuta, ma Vialli non sarebbe d'accordo.
Dentro a questo complesso quadro generale dovrebbero essere inserite pure le garanzie che Edoardo Garrone ha offerto, con l'obiettivo di colmare il gap tra il cash previsto da Vialli e la valutazione totale del club da parte del patron. Al momento ballerebbero circa una ventina di milioni di euro, che l'ex bomber blucerchiato aveva già condensato in bonus. L'intervento di Garrone li renderebbe liquidi ed esigibili in maniera immediata e si tratterebbe ora dei piazzamenti in classifica delle prossime due stagioni sportive e delle sopravvenienze da vecchie cessioni, a titolo di percentuale sulla rivendita di giocatori ceduti nelle precedenti annate:
"Già liquidate quelle di Muriel (circa 3,6 milioni) passato dal Siviglia all'Atalanta, resta da vedere se Bruno Fernandes sarà ceduto (e a che cifra) dallo Sporting Lisbona. La Sampdoria ha diritto al 10% sulla somma in questione. Dettagli che pesano e hanno rallentato la chiusura della trattativa. Vialli ha dato l'ultimatum. O si chiude entro un paio di settimane o non se ne fa nulla. Ferrero è un giocatore d'azzardo. Tergiversa. Prende tempo. Rilancia chiedendo più soldi. Spera di veder planare sulla sua scrivania il rilancio di Aquilor per conto del principe saudita Abdullah El Saud e dei suoi soci arabi. Nel delirio di onnipotenza che sconfina nel culto del "dio culino", divinità a lui carissima (et pour cause), Ferrero bussa qua e là alla ricerca dei quattrini che lo metterebbero in salvo dai suoi creditori".
Il patron blucerchiatoavrebbe tentato un colpo con un istituto bancario, che però gli avrebbe dato il ben servito, e proverà quindi a tenere ancora calmo per un po' Vialli, coltivando nel mentre la pista palermitana. Alla fine di tutta la questione e in assenza di grosse novità, Ferrero potrebbe essere quasi "costretto" ad accettare l'offerta da parte del gruppo Vialli, pari a 80 milioni di euro, da ricevere tutti e subito. Grazie a quei soldi, il Viperetta dovrebbe riuscire a far fronte ai propri debiti personali, restituendo a settembre il finanziamento di 31 milioni e 700 mila euro, che gli aveva permesso di salvare i suoi quattro locali cinematografici dal pignoramento:
"Potrà sistemare i conti in rosso della Eleven Finance, indebitata fino agli occhi (47,2 milioni di esposizione con le banche e 25,4 con l'Erario) e a rischio crack (oltre 55 milioni le perdite di esercizio nel 2018). Il sacrificio per lui è grande. Cedere la Sampdoria gli strappa le corde dell'anima. Il calcio è un qualcosa cui è dura rinunciare. Dà fama, visibilità, prestigio, standing sociale. E denaro. Molto denaro. Uscito dalla porta blucerchiata, Ferrero tenterà di rientrare dalla finestra rosanero del Palermo. A dispetto delle parole del sindaco Orlando che gli ha sbarrato la strada e dei suoi precedenti giudiziari che osterebbero alla scalata del club".
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