Nicola Salerno non dimentica successi sportivi e brillante percorso dirigenziale compiuti a Cagliari.
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Salerno-Mediagol: “A Cagliari tanti big e campionati di livello. Maran-Zenga? Dico la mia. Qualcuno si era illuso…”
L'intervista esclusiva concessa dal dirigente del Watford ex Cagliari e Palermo, Nicola Salerno, alla redazione di Mediagol.it
Direttore sportivo di carisma e spessore, figlio dello storico presidente del Matera Carmelo Francesco Salerno, Nicola Salerno muove i suoi primi passi manageriali proprio nella sua città lucana. Negli anni successivi, il dirigente, nelle vesti di direttore sportivo e responsabile del mercato, firma un piccolo capolavoro a Licata con la conquista della promozione in serie B. Polo centrale nell'asset dirigenziale che edifica la rinascita calcistica del Messina, completando con il club peloritano la scalata dal Campionato Nazionale dilettanti alla Serie B. Con il Cagliari è tra i principali artefici della costruzione dell'organico che compirà il salto di categoria dal torneo cadetto alla Serie A insieme al Palermo da poco targato Maurizio Zamparini. Il legame professionale tra Salerno e Massimo Cellino origina in Sardegna stagioni ricche di soddisfazioni per l'attuale dirigente del Watford, con il Cagliari protagonista di campionati di livello in massima serie e rampa di lancio per numerosi talenti di prospettiva poi consacratisi nel gotha del calcio nazionale. L'ex Ds di Brescia e Leeds analizza la stagione del club sardo, ora di proprietà del patron Giulini, nel corso di un'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.
"La stagione del Cagliari e l'esonero di Maran? I rossoblù hanno sempre fatto campionati ad alto livello, a partire da quando siamo stati promossi in Serie A insieme ad un Palermo eccellente con giocatori del calibro di Toni, Zauli e Corini. Abbiamo condiviso tanti campionati gratificanti e prestigiosi e il Palermo ha sempre fatto bene in serie A, per la storia dei rosanero ho grande rispetto. A Cagliari sono transitati giocatori di straordinaria levatura, da Zola a Suazo dal grande ed indimenticabile Davide Astori a Langella e Nainggolan che oggi è tornato in Sardegna. Non so dire se Zenga sia il profilo adatto per risollevare le sorti della compagine sarda, ha tanti anni d'esperienza alle spalle, ma molto dipenderà dall'approccio che avrà all'inizio con la squadra e da potenziali difficoltà che andranno gestite e risolte, ci vuole anche un pizzico di fortuna e coraggio. Auguro a Zenga di ottenere grandi risultati, ma ho molta stima nei confronti di Rolando Maran. L'ex tecnico ha dato il massimo per la causa e anche di più, nonostante i risultati nell'ultimo periodo non siano arrivati. La partenza brillante ha un po' illuso l'ambiente, per cui si è creata una rottura data dalle grandi aspettative. Inizialmente non ci si aspettava un grande campionato, ma Maran ha sempre portato la barca all'asciutto. Sono molto affezionato al Cagliari, ci sono stato tanti anni e sono stato trattato da signore, per cui spero si salvino".
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