"Non è bello giocare in stadi vuoti, non è calcio senza la partecipazione di pubblico, però bisogna prendere atto del momento e prendere una decisione sull’effettiva pericolosità di contagio che c’è ed è reale".
serie d
Sagramola: “Porte chiuse? Rimborseremo i tifosi. Col Savoia avrei preferito giocare con il pubblico”
"Al di là delle facili speculazioni, probabilmente a Torre annunziata con il Savoia ci sarebbero stati anche due mila tifosi, se ce ne fosse stata la capienza"
Inizia così l'intervista rilasciata ai microfoni de La Gazzetta dello Sport dall'amministratore delegato del Palermo, Rinaldo Sagramola. Il dirigente rosanero si è soffermato sul decreto legge varato dal Governo per gestire l’emergenza Coronavirus, ovvero che da domenica prossima, per tutto il mese di marzo, le partite di calcio di disputeranno a porte chiuse. Per la formazione di Pergolizzi saranno tre i match senza tifosi: le trasferte contro Corigliano e Savoia e la gara interna contro la Palmese.
"Purtroppo giocare a porte chiuse è una non partita, però, ci sono cose più importanti da preservare come la salute e il calcio a porte chiuse diventa il male minore - ha spiegato Sagramola -. Dispiace per il pubblico, per chi ha comprato il biglietto e, nel nostro caso, per chi ha comprato l’abbonamento. Vedremo come fare per rimborsare la giornata di gara non goduta. Però ci troviamo di fonte a una situazione in cui versa il Paese di una gravità enorme".
Infine Sagramola si è soffermato sul big match che attende il Palermo contro Savoia, gara delicata che sarà affrontata senza l'apporto dei supporter rosanero: "Giochiamo due partite fuori casa, però, finora, ovunque siamo andati è come se avessimo giocato al Barbera per la nutrita presenza dei nostri tifosi, non avere i nostri supporter al seguito ci dispiace molto. Al di là delle facili speculazioni, probabilmente a Torre annunziata con il Savoia ci sarebbero stati anche due mila tifosi, se ce ne fosse stata la capienza. Avremmo giocato in una cornice di pubblico, tra i tifosi di casa e i nostri, incredibile. Se non ci fosse stata questa emergenza nazionale avrei preferito di gran lunga giocare con Corigliano e Savoia a porte aperte".
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