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Sagramola: “La proprietà ha progettualità, c’è l’idea di acquistare il “Barbera”. Boccadifalco? A novembre…”

Le parole dell'amministratore delegato rosanero in merito alle condizioni dello stadio e al possibile ritorno alle origini per quanto concerne gli allenamenti settimanali

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Rinaldo Sagramola progetta il futuro del Palermo e del "Renzo Barbera".

L'amministratore delegato rosanero, attraverso le colonne dell'edizione odierna de 'La Repubblica', si è soffermato sulla salute dell'impianto di Viale del Fante e su un quasi certo ritorno a Boccadifalco. Il dirigente del Palermo è soddisfatto per il lavoro svolto finora, ma adesso preme per riavere gli uffici del "Barbera" e riportare la squadra al "Tenente Onorato" per permettere ai giocatori di avere meno disagi.

"La proprietà ha progettualità ed entusiasmo. Vedo una società che fonderà la sua crescita su basi solide e durature, con un occhio al bilancio e uno ai risultati sportivi, un orecchio alle istanze che vengono dai tifosi e uno a quelle della città in generale. Ma anche impegnata a realizzare il proprio centro sportivo e a riqualificare, in termini moderni e più rispondenti alle esigenze di oggi, lo stadio. Ci sono stati consegnati solo parte degli ambienti e degli uffici e questo ci costringe a lavorare in situazione di disagio. Non dipende da noi e non sono in grado di fare previsioni, solo auspici perché si risolva tutto in breve tempo. Salute del Barbera? Lo stadio è vecchio e necessità interventi sempre più impegnativi e urgenti e, con il tempo, anche l' agibilità potrebbe essere messa in discussione. Va affrontato, con urgenza, il discorso sulla sua totale riqualificazione. La società si è già espressa in questo senso, dichiarandosi disponibile ad acquisire lo stadio per procedere poi alla sua ristrutturazione. Boccadifalco? Credo che entro i primi quindici giorni di novembre dovremmo riuscirci. La sua indisponibilità sta creando enormi disagi al lavoro dell' allenatore e della squadra".

Il dirigente del Palermo si è altresì espresso sullo striscione apparso qualche settimana fa al di fuori dello stadio che recitava: "Speziale libero". Per concludere ha provato a dare un voto alla campagna acquisti estiva e soprattutto alla composizione della rosa che al momento comanda il girone I di Serie D.

"Non ho capito il senso di quello striscione ma, qualunque cosa volesse significare, dico che allo stadio si va per passare giornate di festa, per condividere con gli amici la passione per la propria squadra, quella per il gioco del calcio o per fare il proprio lavoro. Ma sempre con una certezza: quella di potere tornare a casa la sera. Non ci deve essere nessuno spazio per la violenza.  Il voto definitivo mi riservo di darlo al termine della stagione. Ad oggi però posso sicuramente esprimere apprezzamento per la serietà e la dedizione con la quale tutti, anche i più giovani, affrontano il lavoro di tutti i giorni e l' umiltà con la quale, i più esperti, affrontano l' impegno. Segno che la scelta degli uomini non è stata sbagliata. Abbiamo scelto solo chi diceva subito di sì senza bisogno di convincere nessuno. Abbiamo un monte ingaggi di 913 mila euro lordi".