La parola a Rinaldo Sagramola.
serie b
Sagramola: “Il nostro è un progetto serio, vogliamo un tecnico giovane e con esperienza in Serie D”
Le parole del dirigente romano ed ex ad rosanero, Rinaldo Sagramola: "Non vedo il motivo per cui il Palermo non debba essere inserito in un girone intrigante come quello siciliano"
L'ex amministratore delegato del club rosanero, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha tracciato alcune linee guida del progetto che, con la proprietà di Dario Mirri al suo fianco nel caso in cui dovesse aggiudicarsi il bando comunale, vorrebbe portare avanti nel "nuovo Palermo" che ripartirà dalla Serie D.
Nel corso del proprio intervento, il dirigente romano ha evidenziato le differenze presenti tra la sua prima esperienza dirigenziale (quando era ancora poco più che ventenne) con la Lodigiani, club che come fine aveva la crescita dei giovani, ed il club siciliano dove invece, per cause di forza maggiore, le esigenze sarebbero chiaramente differenti:
"La crescita della Lodigiani fu una conseguenza, non un obiettivo – afferma Sagramola –. Qui il discorso andrebbe capovolto perché Palermo non può non avere come obiettivo primario quello di risalire la china. Stiamo lavorando per presentare la nostra proposta. In questa partita non esiste il pareggio. Il nostro è un progetto serio, c'è passione e attaccamento ai colori, una componente essenziale a mio modo di vedere".
Difficile non pensare già anche all'eventuale progetto tecnico in caso di vittoria del bando per il titolo sportivo dei siciliani, benché sia ancora prematuro fare dei nomi. Ma un profilo di allenatore si potrebbe già immaginare per il Palermo che verrà: "La scelta può scaturire da varie considerazioni – riflette Sagramola –. In linea di principio credo che un giovane motivato, che abbia maturato esperienze importanti nella categoria, parta in vantaggio in confronto agli altri".
Sull'ipotesi di vedere il Palermo inserito nel girone comprendente le squadre laziali e sarde, infine, l'ex ad rosaneroesprime tutte le sue perplessità: "Non è un discorso che compete al club, ma non vedo il motivo per cui il Palermo non debba essere inserito in un girone intrigante come quello siciliano".
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