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Roma, Mancini euforico: “Dzeko è un 9 e un 10 nello stesso tempo. Smalling? Ci capiamo con uno sguardo”

MILAN, ITALY - DECEMBER 06:  Gianluca Mancini of AS Roma is challenged by Lautaro Martinez of FC Internazionale during the Serie A match between FC Internazionale and AS Roma at Stadio Giuseppe Meazza on December 6, 2019 in Milan, Italy.  (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Il giovane difensore giallorosso orgoglioso della sua prima parte di stagione in cui ha anche agito da centrocampista a causa dei vari infortuni

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Gianluca Mancini si racconta.

Il difensore giallorosso in questa prima parte di stagione ha mostrato tutte le proprie qualità e confermato di essere un punto fermo della rosa guidata da Paulo Fonseca. L'ex Atalanta, attraverso twitter, ha risposto alle domande che gli hanno rivolto i propri tifosi.

"Con la Roma mi sto trovando bene. Ho trovato un gruppo sano, forte, con un mix di esperti e giovani. Sono contento, mi sono trovato fin da subito molto bene, non mi è mai sembrato di cambiare squadra, mi sono sempre sentito parte del gruppo, è molto importante. Mi sono trovato molto bene anche con la città. Roma è bellissima, quando posso vado in centro, giro con mia moglie, scopriamo posti e cose nuove. Smalling? Ci sono tante cose. Lui non parlava l'italiano, ora lo sta imparando. Ci capiamo con uno sguardo, lui è un calciatore che si applica al massimo, io devo migliorare in questo. È sempre concentrato al massimo, per 90 minuti. Sull'impostazione posso essere più bravo io, ma ci completiamo e ci alleniamo per migliorare. Però non bisogna parlare soltanto di Mancini e Smalling, Fazio è un comandante veramente. Anche se ultimamente non gioca molto, in allenamento mi dà molti consigli. Seguiamo i consigli del mister, chiunque va in campo sa cosa fare, questo è l'importante. Attaccante più difficile da marcare? Il più difficile ce l'ho in squadra quest'anno: Edin Dzeko. Ho giocato contro di lui ed ha sempre segnato. È uno dei top al mondo, segna, gioca per la squadra, varia per tutto il campo, per fortuna ora ce l'ho in squadra. È forte fisicamente, di testa, destro e sinistro per lui sono uguali. È un 9 e un 10 insieme. Gli attaccanti completi come lui sono difficili da marcare. In allenamento mi aiuta a migliorare".