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Roma-Inter, l’anteprima del match: è sfida al secondo posto, Dzeko e Mkhitaryan affrontano il gigante Lukaku

Roma-Inter, l’anteprima del match:  è sfida al secondo posto, Dzeko e Mkhitaryan affrontano il gigante Lukaku

Tutto quello che c'è da sapere sulla sfida dell'Olimpico

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La sfida tra Roma Inter darà indicazioni importanti sul prosieguo del campionato di Serie A.

La rivalità, il prestigio, ma soprattutto il risultato saranno le colonne portanti di un match già dal peso specifico e spettacolare non indifferente. La compagine capitolina e quella milanese si stanno rendendo protagoniste di un inizio di stagione quasi impeccabile, con il secondo posto della classifica che - dovessero i giallorossi ottenere i tre punti - sarebbe dunque condiviso proprio con la formazione di Antonio Conte. Quest'ultimo, al termine dell'ultimo insuccesso esterno contro la Sampdoria, aveva dichiarato come il confronto con la Roma potesse essere uno snodo cruciale per il cammino dei nerazzurri e non solo. Probabilmente, il tecnico interista, tutti i torti non li aveva. Perché se è vero che gli occhi puntati su questa sfida ce li ha soprattutto il Milan capolista, è vero anche che tutte le inseguitrici e possibili pretendenti all'olimpo chiamato Champions League non potranno di certo rimanere indifferenti di fronte ad un'incontro che - giocandosi alle 12:30 di domenica - darà la possibilità di giocare con la consapevolezza del risultato di questo importante scontro diretto.

Sulle ali di un entusiasmo che dura ormai da diverse uscite, la Roma di Paulo Fonseca sta dando dimostrazione di un lavoro iniziato poco più di un anno fa. L'approdo nella capitale del tecnico portoghese ha portato una ventata di innovazione tattica che sulla sponda giallorossa del Tevere non si vedeva ormai da diversi anni. Un gioco propositivo e dinamico, ma che affonda le sue radici su un solido reparto arretrato, la vera arma in più della Lupa in questo inizio di stagione. Ventuno le reti subite finora, con un quinto posto tra le miglior difese che la dice lunga sulla traccia intrapresa da Fonseca in questa sua esperienza italiana. Una difesa della porta certamente di tutto rispetto, ma che va a dare ancora più forza e valore agli impressionanti numeri offensivi. Ad un solo gol di distanza dal Milan, la Roma è il terzo miglior attacco del campionato, con la classe di Mkhitaryan e la spiccata propensione al gol di Dzeko che fanno da colonne portanti a tutto il rendimento avanzato dei capitolini. Gran parte della potenza di fuoco giallorossa grava, inevitabilmente, sulle loro spalle, visti i grandi numeri ma soprattutto l’esperienza di due attaccanti ancora dall'assoluta caratura internazionale.

Due leader in campo e fuori, la quale collaborazione darà certamente filo da torcere a De Vrij e compagni. Il trequartista armeno, infatti, si posizionerà - insieme a Pellegreni - alle spalle del Cigno di Sarajevo, anche e soprattutto vista la pesante assenza di Pedro che, tuttavia, non sta deficitando più di tanto il prodotto offensivo giallorosso. La linea mediana sarà composta dall'intoccabile Veretout, che in coppia con Villar avrà il compito di avviare la prima costruzione e gestire le avanzate degli attaccanti interisti. Sulla corsia di sinistra tornerà Spinazzola, mentre dal lato opposto Karsdorp è nuovamente in netto vantaggio su BrunoPeres. Davanti a Pau Lopez, infine, dovrebbe essere confermato il trio composto da IbanezMancini Smalling, con Kumbulla pronto a subentrare dalla panchina.

Pochi dubbi anche per Conte, che ritrova dal primo minuto Romelu Lukaku. Il gigante belga - anche se non al top della condizione fisica - sarà certamente uno dei protagonisti indiscussi della gara, specialmente se si considera l'apporto concreto che questo stesso dà a tutto lo sviluppo e conclusione della manovra nerazzurra. Il sacro 3-5-2 dell'ex C.t. della Nazionale azzurra poggia in maniera non indifferente sul centravanti belga, finalizzatore ma anche regista offensivo della squadra, intorno al quale ruota ogni sorta di manovra e schema tattico. Senza la sua presenza fisica in campo, la macchina da gol interista fatica a trovare sbocchi - come ampiamente visto in quel di Genova -, specialmente perché mancando Lukaku manca automaticamente l'uomo che possa attaccare la profondità, liberando spazi ai compagni negli ultimi venti metri del campo. Un'assioma quasi sempre vero, soprattutto se si considerano i 16 centri stagionali (4 in Champions League e 12 in campionato) che stanno permettendo all'Inter, nonostante qualche passo falso iniziale, di non dover assistere ad una solitaria fuga del Milan in vetta. Regista ma soprattutto perno, Romelu Lukaku è l'indiscutibile certezza dei nerazzurri.

Il fedele compagno di reparto dell'ex Manchester United sarà nuovamente Lautaro Martinez, con Sanchez che scivola ancora una volta in panchina dopo la prova poco convincente - negativamente marcata da un rigore fallito - di Genova. Sulle corsie laterali Conte dovrebbe optare per la corsa di Hakimi da un lato e per le spiccate doti arretrate di Darmian dall'altro, dando così equilibrio al suo undici e impedendo vita facile ai due esterni romanisti. Il perno mediano dovrebbe essere ancora una volta Brozovic, con Barella Gagliardini favoriti per il ruolo di mezze ali. Il terzetto arretrato dovrebbe essere composto nuovamente da BastoniDe Vrij Skriniar, i tre uomini che finora hanno dato le maggiori garanzie difensive a Conte ma soprattutto ad Handanovic.

Di seguito le probabili formazioni.

ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez, Ibanez, Mancini, Smalling, Karsdorp, Villar, Veretout, Spinazzola, Mkhitaryan, Pellegrini, Dzeko.

INTER (3-5-2): Handanovic, Skriniar, De Vrij, Bastoni, Hakimi, Barella, Brozovic, Gagliardini, Darmian, Lautaro Martinez, Lukaku.