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Roma, furia Petrachi: “Lite tra me e Fonseca? Ecco la verità. Friedking…”

Le parole del direttore sportivo giallorosso, Gianluca Petrachi, durante la conferenza stampa di presentazione dei nuovi acquisti capitolini

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Momento delicato per i giallorossi.

Giornata di presentazione in casa Roma dove Villar, Carlos Perez e Ibanez, hanno risposto alle domande della stampa presente dopo essere approdati nella Capitale durante la sessione invernale di mercato. Acquisti che non hanno dissipato i malumori già presenti nell'ambiente giallorosso a causa dei magri risultati maturati dalla Roma tra campionato e Coppa Italia nelle ultime settimane. Un argomento spinoso su cui il ds Gianluca Petrachi, si è soffermato a parlare in conferenza stampa, senza peli sulla lingua.

"Fin dalla mia presentazione ho detto che per la Roma questo sarebbe stato l'anno zero. Sono stato chiamato per risolvere i problemi nati negli anni scorsi e con umiltà e voglia mi sono calato nella parte. Abbiamo fatto un lavoro enorme, una vera rivoluzione. Sono usciti 20 giocatori e ne sono stati presi 14. Non compriamo nessuno a 70 milioni, una cifra che ho usato per prenderne 7. Qualcuno deve capire che serve pazienza e comprensione, perché in certi momenti qualcosa può venire bene e altro meno. A gennaio è stato fatto un mercato con diverse problematiche. Lo sanno anche i muri che un cambio di proprietà crea scompensi e problematiche. Non sei padrone e libero di fare quello che vuoi. Non accetto però calunnie e falsità. E' stato riportato che Dzeko mi ha bacchettato, ma non è vero. Sa qual è il suo ruolo. Poi è stato scritto che sono stato convocato dalla società perché sotto esame, ma in realtà ci siamo visti solo per far capire ai nuovi investitori le possibili spese".

"Stiamo cercando di affrontare i problemi che abbiamo, tutti uniti. E non è vero che c'è qualcosa tra me e Fonseca. Nello spogliatoio l'allenatore ha il predominio, non ho prevaricato Fonseca ma quando vedo che le cose non vanno a livello comportamentale, che non c'è cattiveria nei miei giocatori, allora non posso stare zitto. Io devo tutelare la società e i tifosi che pagano il biglietto. Dopo un 3-0 col Sassuolo in 45' minuti ho fatto capire ai ragazzi che stavano facendo una prestazione penosa, che c'era da vergognarsi, che dovevano tirare fuori gli attributi. Tutto qui. Poi è entrato l'allenatore per fare un discorso tecnico-tattico e io mi sono fatto da parte e ho ascoltato la ramanzina di Fonseca alla squadra. Sono consapevole che questo è un momento difficile, per me abbiamo forse smarrito un pochino di umiltà. Forse la grande prestazione con la Lazio nel derby ci ha fatto volare troppo alti. Adesso dobbiamo credere di più in quello che facciamo, metterci più sana cattiveria e umiltà. Questo è lo slogan".

Parola, infine, ai nuovi acquisti. A parlare per primo è Carles Perez: "Se sono qui è perché ho deciso di crescere, ho firmato un contratto di 4 anni e mezzo. Il Barça è il passato. Cambio paese e cultura, tutto questo per me rappresenta una nuova sfida. Devo sudarmi il posto da titolare, sono qui per fare proprio questo". In A ha debuttato nel ko di Sassuolo: "E ho subito capito l'aggressività dei difensori, di cui già Fonseca mi aveva parlato. Parlare con lui è stato fondamentale per accettare l'offerta". A prendere parola, dopo l'ex Barcellona, è  Gonzalo Villar: "L'ambientamento sta procedendo al meglio, l'accoglienza è stata splendida - ha spiegato -. Dove mi sento più a mio agio? In mezzo al campo, da numero 8 con un mediano difensivo accanto. Dispiace per Diawara, è un grande giocatore". Infine, parola, a Ibanez: "Sarà uno scontro diretto difficile, ci stiamo preparando al meglio - le sue parole - so che qui alla Roma ho molta concorrenza in difesa, ma posso ritagliarmi un po' di spazio da qui a giugno e anche oltre. Per quanto riguarda le mie caratteristiche sono veloce e ho un buon salto. Mi piace anche giocare palla al piede. Ma queste sono solo parole, vorrò dimostrarle sul campo".