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Roma, Dzeko: “Il mio passato? Vi racconto gioie e dolori. Tutto sul mio rapporto con Fonseca e Sabatinii”

Le parole di Edin Dzeko

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Parla Edin Dzeko.

Reduce dalla vittoria del premio "Guirlande d’honneur" per il documentario “Edin”, l'attaccante della Roma - in quarantena a causa della positività al Coronavirus -, intervenuto ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport', si è raccontato a 360°, toccando vari temi: dalla sua infanzia alla suo presente fino agli obbiettivi futuri.

"Ero un ragazzino, tante cose non me le ricordavo. Poi ho visto quella foto e ho detto: guarda, sono romanista da sempre, non solo dal 2015. Giocavamo in giardino, ma quando arrivava l’allarme mamma ci portava subito dentro casa. Poi siamo andati ad abitare verso il centro: in 35 metri quadrati eravamo in 15".

SABATINI E FONSECA - “È venuto a trovarmi in Croazia e mi ha detto: ‘Io senza di te non torno a Roma. Una cosa incredibile, che non avrei mai pensato di poter vivere. Fonseca? Non ho mai avuto problemi con gli allenatori, do sempre il cento per cento e a fine mercato sono sempre qui. Lui mi diceva: ‘Devi restare, il mio gioco è perfetto per te’“.

SPALLETTI E DI FRANCESCO - “Spalletti era molto esigente, voleva tutti i palloni in verticale per il centravanti. Con Di Francesco è andata bene in Champions, se abbiamo battuto il Barcellona molto del merito è suo. Il gol al Chelsea? Il più bello di sempre, ma non mi ricordate la partita di Liverpool, l’abbiamo buttata”.