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Rizzo Pinna: “Santana è straordinario, tornerà più forte. Castrovillari? Vi svelo una cosa”. E sulla Nazionale…

PADOVA, ITALY - APRIL 18: Andrea Rizzo Pinna of Italy U18 in action during the U18 match between Italy and Hungary on April 18, 2018 in Abano Terme near Padova, Italy.  (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Le dichiarazioni rilasciate dall'attaccante rosanero Andrea Rizzo Pinna nel corso di "Siamo Aquile"

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Andrea Rizzo Pinna tra passato, presente e futuro.

Il giovane attaccante del Palermo sta cercando di ritagliarsi i suoi spazi alla corte di mister Rosario Pergolizzi, affiancato da giocatori d'esperienza. Per lui, soltanto 30 minuti giocati in questa prima metà di campionato, da subentrato, ma ci sarà tempo per dimostrare le sue qualità.

Il classe 2000, protagonista della puntata odierna di "Siamo Aquile", in onda su TRM, ha parlato del clima che si respira all'interno degli spogliatoi, delle emozioni vissute con i rosanero e non solo: "A Santana sono molto legato, la sua mancanza in campo è una cosa negativa ma lui come sempre ci sarà dentro gli spogliatoio, ci trasmette molta positività e ci aiuta, soprattutto a noi under. Una persona eccezionale, gli faccio gli auguri di pronta guarigione ma so che tornerà più forte di prima perché è straordinario. La maglia rosa è bellissima, nemmeno noi sapevamo di Castrovillari, l'abbiamo scoperto quando siamo arrivati negli spogliatoi. Pazienza, tolleranza e umiltà per me sono le tre chiavi del successo, importantissime per potere sfondare nel calcio ed arrivare ad alti livelli. Senza la pazienza non si arriva da nessuna parte, i momenti bui ci sono e devi aspettare il momento giusto. Tolleranza perché bisogna tollerare sempre qualcosa, delle scelte, qualcosa che non va. Le prime firme? E' successo a Bergamo, mi hanno invitato alla festa dell'oratorio in cui giocavo e c'erano tutti i bambini che mi conoscevano e mi hanno chiesto l'autografo. Con gli allievi under 17 dell'Atalanta abbiamo perso la finale contro l'Inter, è stata una grande annata da capitano, hai delle responsabilità perché devi trascinare il gruppo. Ci sono i leader che comunque ti aiutano, peccato per il finale. Mia cugina Giulia abita a Roma, con lei ho un bellissimo rapporto. All'Inter mi sono confrontato con giocatori di uno spessore incredibili come Icardi e Nainggolan. Ferrara mi ha lasciato tantissimo, la ringrazierò per sempre perché mi hanno regalato la prima convocazione in Serie A in casa contro la Juventus".

"Nazionale? C'era anche Kean e altri giocatori che giocano in Serie A e Serie B. Esperienza incredibile, indossare la maglia azzurra è qualcosa di indescrivibile. Sono momenti che ho vissuto serenamente ma con grande responsabilità, fare l'Europeo Under 17 è motivo d'orgoglio, hai tanti occhi puntati. Con Kean parliamo, è un bravissimo ragazzo. Stereotipi sui giocatori? Sono cosa a cui non credo, i capelli colorati, gli orecchini o i tatuaggi non sono simbolo di poca professionalità. Razzismo nel calcio? Non esiste nemmeno parlarne, è una cosa veramente brutta che non dovrebbe esistere. ".