Fucina di giovani talenti.
serie c
Rinaudo: “Nel settore giovanile presenti ragazzi interessanti, il nostro obiettivo è portarli in prima squadra”
"Sono stato scelto da Sagramola e Mirri per portare quanti più ragazzi possibile in prima squadra. Non è semplice ottenere risultati subito, serve una programmazione"
La rinascita del Palermo, avvenuta la scorsa estate, ha fatto sì che rinascesse anche il settore giovanile rosanero, partendo da zero. Argento e Rinaudo, rispettivamente responsabile organizzativo e direttore tecnico del settore giovanile, con un grandissimo lavoro, in un solo anno, sono riusciti a gettare le basi per far sì che in futuro il club rosanero possa attingere qualche giocatore dal proprio vivaio.
"Lavoriamo per questo - ha spiegato Rinaudo ai microfoni de La Repubblica -. Sono stato scelto da Sagramola e Mirri per portare quanti più ragazzi possibile in prima squadra. Non è semplice ottenere risultati subito, serve una programmazione che richiede tempo. Si lavora su comportamenti etici per fare in modo che chi entra nel mondo Palermo abbia la mentalità giusta, sappia perseguire i risultati con sacrificio, rispetto per la maglia e per le persone. E si lavora anche sulla progettazione tecnica con un confronto settimanale con gli allenatori per migliorare aspetti che possono fare la differenza. Ci sono già ragazzi interessanti, ma devono avere continuità nel corso degli anni".
A livello di tempi è difficile fare dei programmi, lo sviluppo dei ragazzi dipende da tanti fattori: "La società con il fallimento ha perso tutto il lavoro degli anni passati - ha proseguito Rinaudo -. Spero di essere pronto già per il prossimo anno per fornire ragazzi alla prima squadra così come è accaduto quest'anno con Salvatore Florio e Christian Cangemi andati in panchina nel derby con il Messina. Esserci riusciti già al primo anno di lavoro per noi è già motivo di orgoglio. Per avere un settore giovanile organizzato e strutturato però servono anni".
Rinaudo, infine, si è soffermato sulle ultime vicende societarie che sta attraversando il club di viale del Fante: "Ci sono dirigenti come Sagramola e Castagnini che hanno esperienza e spalle larghe per affrontare certe dinamiche e garantire che tutti possano svolgere il proprio lavoro nelle migliori condizioni possibili. È giusto che io mi occupi del lavoro che mi hanno assegnato: quello che conta è che ho la serenità per lavorare al meglio che deriva dal fatto che qui ci sono uomini che lavorano con onestà e professionalità", ha concluso il direttore tecnico del settore giovanile rosanero.
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