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Psg, Buffon si racconta: “Da ragazzo ero un ultrà incallito, anche io ho fatto delle ca…te”

Psg, Buffon si racconta: “Da ragazzo ero un ultrà incallito, anche io ho fatto delle ca…te”

L'attuale estremo difensore del Psg si racconta attraverso le colonne di Vanity Fair

Mediagol77

Gigi Buffon si racconta attraverso le colonne di Vanity Fair.

L'estremo difensore azzurro in forza al Psg, con un passato importante alla Juventus, si è lasciato andare nel corso dell'intervista concessa al celebre periodico. I racconti legati alla sua giovinezza però non sono l'unico argomento trattato.

"Ero ultrà, del Commando Ultrà Indian Tips, il nome del gruppo di tifosi che seguivano la Carrarese, ancora ce l’ho stampato sui miei guanti. Incontravo gente di cui si parla tanto senza saperne nulla. Ragazzi normali, sognatori, idealisti. Alcune persone interessanti e qualche deficiente... Da ragazzo covavo una sensazione di onnipotenza e invincibilità. Mi sentivo indistruttibile, pensavo di poter eccedere, di fare quel che volevo. Mi tengo ben stretta la sana follia dei miei vent’anni. Ho fatto le mie cazz..., ne ho assaporato il gusto e in un certo senso sono contento di non essermene dimenticata neanche una".

L'ex portiere di Parma e Juventus ha anche raccontato alcuni episodi curiosi accaduti durante la sua avventura in gialloblu e poi sulla questione migranti...

"È una storia che risale a vent’anni fa. Dopo una partita diedi un passaggio a un tifoso del Parma. Al casello c’era un posto di blocco della polizia. Appena vide le luci blu, lui si dileguò. A confronto con loro rimasi solo io. Ho accuratamente evitato di drogarmi e doparmi, al massimo una canna. Semmai ricordo la nuvola di fumo che avvolge i tifosi della Casertana, una nebbia provocata non dai fumogeni, ma da 200 canne fumate tutte insieme: è come se la vedessi ora. Questione migranti? Se affonda un barcone a Lampedusa e muoiono 300 persone ci commuoviamo e pensiamo anche ad adottare i bambini rimasti orfani, ma se non affonda ci lamentiamo dell’ingresso di 300 immigrati e ci chiediamo cosa vengano a fare".