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PRESS ROOM ROSANERO, NGOYI: “Sono adatto al modulo di Gattuso. Somiglio a Patrick Vieira. Il Palermo mi seguiva da mesi, non ho avuto dubbi”

Di Calogero Fazio.

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Di Calogero Fazio

Poche parole ma concise quelle proferite dal franco-congolese Granddi NGoyi nel corso della sua conferenza stampa di presentazione al cospetto dei cronisti palermitani. Il roccioso mediano di centrocampo classe ‘88, arrivato appena pochi giorni fa dal Troyes e gettato subito nella mischia dal tecnico Gattuso nel corso di Palermo-Cremonese, è stato aiutato nella traduzione dal francese all’italiano dal compagno di squadra Michel Morganella, che lo ha assistito durante tutte le fasi della conferenza. “Sono felice più per il risultato ottenuto dalla squadra che per la mia prestazione - ha esordito NGoyi facendo riferimento all’incontro Palermo-Cremonese dell’11 agosto -. Penso di aver avuto un buon impatto nel corso dei 90 minuti. Qui a Palermo, così come succedeva al Troyes, gioco da interno di centrocampo nel 4-2-3-1. Questo è molto positivo perché avendo avuto già a che fare in passato con questo sistema di gioco mi sono trovato subito a mio agio, però adesso devo conoscere meglio i compagni di squadra”.

NGoyi, pungolato dalla stampa palermitana, ha ammesso di avere delle caratteristiche tecniche e una struttura fisica molto simili al “pluridecorato” Patrick Viera. “Non so se sono il nuovo Desailly - ha puntualizzato NGoyi -. In realtà, mi dicono più spesso di somigliare a Vieira che a Desailly, però sarebbe fantastico poter fare una carriera simile a quella che hanno fatto questi due grandissimi calciatori perché significherebbe poter alzare al cielo diversi trofei importanti”.

L’adattamento al modulo proposto da mister Gattuso va a gonfie vele. È quanto ammesso dallo stesso NGoyi che ha anche spiegato le differenze che intercorrono fra il campionato francese e quello italiano. “Mi trovo benissimo in questa posizione di mediano basso a copertura della difesa e spero di svolgere sempre al meglio delle mie possibilità tutti i compiti che mi assegnerà di volta in volta il mister - ha svelato il giocatore franco-congolese -. Certo, in Italia il ritmo è molto alto, non c’è tempo di recupero, mentre in Francia questo tempo c’è. È più complicato giocare qui che in Francia, ma va bene lo stesso. Sono felice di essere qui”.

Infine NGoyi ha svelato di essere stato nel mirino del Palermo per parecchio tempo. Quella con la dirigenza del club di Viale del Fante è stata una trattativa che è andata avanti sottotraccia per alcuni mesi. Per questa ragione il giocatore ha iniziato a seguire con interesse il campionato italiano e le gare disputate dalla compagine rosanero. “In Francia seguiamo poco il calcio italiano, io l’ho seguito perché il Palermo mi cercava da tempo, però la squadra mi ha davvero stupito, tutti compresi e nessuno escluso, ci sono tanti ottimi giocatori. Alcune squadre erano su di me, c’era stato un sondaggio ma mai nessuna aveva intavolato una trattativa in maniera concreta - ha concluso NGoyi -. Il Palermo ha un vero progetto dietro, per questo non ho aspettato un minuto a scegliere i rosa”.