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Perugia, Cosmi: “Tornare in Serie A è il nostro obiettivo. Nel 2002 a un passo dal Brescia di Baggio, vi racconto”

BOLOGNA, ITALY - AUGUST 12:  Serse Cosmi head coach of Trapani looks over during the Tim Cup match between Bologna FC andTrapani Calcio at Stadio Renato Dall'Ara on August 12, 2016 in Bologna, Italy.  (Photo by Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images)

Il tecnico del Perugia, Serse Cosmi, si racconta tra passato, presente e futuro

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"Non sono assolutamente emotivo come a volte mi descrivono. Sono anche razionale".

Lo ha detto Serse Cosmi. Il tecnico del Perugia, intervenuto ai microfoni di Sky nel corso della trasmissione 'Calciomercato L'Originale', si è raccontato a 360° tra passato, presente e futuro, svelando anche curiosi e importanti retroscena legati alla sua carriera da allenatore.

PERUGIA -"Tornare è stato un momento incredibile. Sembrava una cosa difficilmente realizzabile. In tutte le squadre che sono stato non sono mai tornato. Se doveva succedere, speravo fosse a Perugia. Sono convinto che si possono ottenere risultati anche esprimendo un bel calcio. La ricerca di un allenatore deve essere questa. Poi si può discutere del fatto che a volte una squadra non riesce a esprimere quello che vuole ma ottiene un risultato e va oltre il lato estetico".

FUTURO - "Portare il Perugia in Serie A? Non voglio considerarmi un predestinato ma allo stesso tempo sono convinto di potercela fare. Non chiedetemi entro quanto, ma il prima possibile. Il Perugia deve ritornare in A come ci è sempre stato, con giocatori del Perugia e non con chi considera questa squadra una tappa finale".

IL RETROSCENA - "Nel 2002, potevo finire sulla panchina del Brescia di Baggio e Guardiola. Ma saltò tutto: c'è un piccolo particolare. Tornai dopo l'incontro con il presidente Corioni che mi disse sarai il primo allenatore ad allenare il Brescia nel nuovo stadio. Poi in realtà lo stadio è rimasto sempre lo stesso... Ma non è che il Perugia chiese una valutazione su Di Loreto, fui io che in grandissimo segreto dissi ad Alessandro Gaucci che avevo ricevuto quella proposta. E la prima cosa che lui mi rispose fu: «Serse, mi raccomando, che mio padre non sappia nulla». Invece lui riusciva a sapere sempre tutto. Era davvero un contratto impossibile da rifiutare sotto l'aspetto economico. Gaucci padre poi venne a saperlo e due giorni dopo si fece fare un articolo sul Corriere dello Sport e in prima pagina il titolo fu: «Di tutti mi priverò meno che di Cosmi. Al limite potrei darlo via a 30 milioni».  Allora mi telefonò Corioni e mi disse: "Io ho grande stima di lei ma con 20 milioni in più prendo Ronaldo e sicuramente le partite me le fa vincere»".

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