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Peretti: “Futuro? Palermo, io firmo subito”. La madre Cinzia: “E’ deciso e non si arrende, mi manca”

Il jolly di proprietà del club scaligero: "Mi sento a mio agio qui, amo la città e questa società che mi tratta nel migliore dei modi"

Mediagol92

"Inseguo un sogno. Mi aspettavo di rientrare nei piani del Verona, la squadra della mia città e del mio cuore, e se a giugno non dovessero confermarmi, mi ritroverò svincolato".

A dirlo è Manuel Peretti, difensore del Palermo, ai microfoni de Il Corriere dello Sport. Il jolly difensivo classe 2000 dopo un inizio di stagione in cui è stato impiegato col contagocce, da gennaio in poi è diventato uno dei tasselli fondamentali della formazione di Pergolizzi: "Se il Palermo mi proponesse: la prossima stagione ti teniamo, firmerei ad occhi chiusi. Mi sento a mio agio qui, amo la città e questa società che mi tratta nel migliore dei modi".

Intanto Peretti vive in isolamento, a casa, in attesa che venga superata l'emergenza legata al coronavirus: "Manuel è felicissimo. Questo mi rasserena- afferma la madre Cinzia -. E’ mio figlio e provo un’ansia infinita. Sarà anche grande per giocare a calcio, per me ha solo vent’anni. Lo penso sempre, chiamo due, tre volte al giorno, parlano anche con il papà e il fratello Omar. Sarà stanco di sentirmi (ride, ndr). Ma, avverto una forte tensione e al nord i bollettini sanitari fanno rabbrividire".

"Mi manca, ci manca - prosegue la mamma del giovane di proprietà dell'Hellas Verona -. Lo vedevano tutti i giorni, con lui la casa era sempre viva e piena di gente che si fermava a mangiare e dormire. Adesso invece è un mortorio. Ogni due mesi, andavo a Palermo, città bellissima. Lui mi assicura che ha più di quanto si possa desiderare, però non ce la faccio a resistere. Lunedì scorso, per il mio compleanno, non ho festeggiato: Manuel non c’era".

Infine, Cinzia si è soffermata sull'esperienza che sta facendo il figlio: "Un sacrificio da parte nostra è necessario. La sua assenza si avverte. Ma è l’esperienza che voleva, si è sacrificato, come tanti ragazzi, e ha rinunciato a molte cose. E’ deciso e non si arrende. Ci sono state delle situazioni che gli hanno messo il bastone fra le ruote. Al suo posto avrei mollato ma lui crede in quello che fa. Ha reagito e ha avuto ragione. Non pensa neppure alle ragazze. E ce n’erano, a Verona, che gli giravano intorno. Una in particolare lo adora, ma lui vuole questa esperienza calcistica senza vincoli e senza far soffrire nessuno. Per Manuel, un sentimento va coltivato. Se l’epidemia si ferma e gli allenamenti non ricominciano, spero tanto che torni perché non avrebbe senso tenerlo rinchiuso senza fare nulla", ha concluso.