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Pelé a ‘Che tempo che fa’: “Maradona? Scherzavamo e mi diceva di essere il migliore, ma io segnavo anche di testa… “

Pelé a ‘Che tempo che fa’: “Maradona? Scherzavamo e mi diceva di essere il migliore, ma io segnavo anche di testa… “

Le parole di O'Rey a Che Tempo che fa, intervistato da Fabio Fazio

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Le parole dell'ottantenne campione brasiliano.

Direttamente dal Brasile, Edson Arantes do Nascimento, meglio conosciuto come Pelé, è intervenuto nella popolare trasmissione TV  "Che tempo che fa" per rispondere alle domande del noto giornalista Fabio Fazio. Apparso in splendida forma dopo i problemi di salute che hanno tenuto in apprensione tutto il mondo del calcio, il noto ex calciatore e campione del mondo con la Nazionale carioca, ha colto l'occasione per rivivere i momenti più belli della sua carriere calcistica. Tra i temi trattai dalla leggenda brasiliana  quello relativo al rapporto con la sua selezione, ma anche quello sul rapporto con Maradona e sulle problematiche globali legate al Coronavirus.

IL LEGAME CON LA SELECAO - "I momenti più belli con il Brasile? Difficile rispondere. Il primo Mondiale, quello del 58, nessuno conosceva il Brasile e da quel momento è stato conosciuto ovunque. Ero giovane e sono stato un giovane campione. Oppure se è stato il terzo, l'ultimo a cui ho partecipato. Devo ringraziare Dio perché tutti i momenti sono stati importanti". Quello che è certo è che dopo di lui la maglia numero 10 ha avuto un peso specifico diverso nel mondo del calcio - "Il numero 10 è diventato un simbolo con me? Sì, quando scherzo dico sempre che il 10 una volta, quando un alunno andava bene a scuola non gli davamo molta importanza. Ma dopo il Mondiale e Pelé è diventato molto importante".

LA MAGLIA NUMERO 10 E MARADONA - "A volte ci incontravamo anche se non avevamo un'amicizia intima. Scherzavamo l'uno con l'altro e lui mi diceva ‘dicono che sono migliore di te', e io rispondevo ‘tu sei anche migliore, ma io faccio gol di destro, di sinistro e di testa e tu no'. Scherzavamo sempre. Sul fatto di chi fosse il migliore, ma per Dio siamo tutti uguali".

UN MESSAGGIO ALLE GENERAZIONI PRESENTI E FUTURE -"Tutto quello che ho cercato di fare è stato per ringraziare gli altri. Molti erano tristi quando segnavo contro la loro squadra, quando segnava il Brasile. Ma tutti noi siamo esseri umani e dobbiamo rispettarci a vicenda". Ottimismo e fiducia nel futuro dunque da parte di Pelé che recentemente si è sottoposto alla vaccinazione anti-Covid - "Mi sono vaccinato. Grazie a Dio sto bene. Ho avuto la possibilità di passare il messaggio della vaccinazione a tutti. Non sappiamo il perché ma dobbiamo credere in Dio e sperare che tutto vada bene".