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Pelagotti: “Il Covid ci ha uniti, adesso abbiamo una strategia. Gol subiti? Mi girano le scatole”

Alberto Pelagotti suona la carica

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Parola ad AlbertoPelagotti.

Il numero uno del Palermo, intervistato ai microfoni di 'TRM' nel corso della trasmissione 'Siamo Aquile', è tornato a parlare delle prestazioni offerte fin qui dalla compagine siciliana, reduce dalla sconfitta maturata domenica pomeriggio contro il Foggia fra le mura amiche dello Stadio "Pino Zaccheria". Ma non solo; l'esperto estremo difensore ex Empoli, infatti, si è espresso anche sugli obiettivi dei rosanero in vista dei prossimi impegni ufficiali.

Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Sconfitta inaspettata perché venivamo da più prestazioni e risultati positivi, a parte la sconfitta contro la Turris, dove il campo ha detto ben altro, ma lì la prestazione c'è stata la sconfitta di domenica ha fatto più clamore ed è più evidenziata perché viene dopo una serie di prestazioni positive ed è giusto, perché alla fine il calcio vive di questo. Però si riparte con il lavoro, questo è poco ma sicuro. Siamo subito tornati in campo, abbiamo analizzato la partita capendo i nostri errori, cercando di lavorare su quelli e su quelli che faremo. L'unica medicina che abbiamo è il lavoro e solo lavorando a mille usciremo fuori anche dal luogo comune che "siamo una squadra che al primo tiro prende gol", le varie chiacchiere da bar che si possono benissimo eliminare facendo la prestazione che porta alla vittoria".

GOL FOTOCOPIA SUBITI IN DIVRSE PRESTAZIONI - "Personalmente, insieme al mister abbiamo sempre analizzato i gol subiti. Anche se ci sono state delle critiche personali non ho mai dato peso alla cosa. L'unico gol su quale personalmente avrei potuto fare decisamente di più è stato il secondo subito a Foggia. Da me ci si aspetta che quel tiro venga parato e ci sta, è giustissimo così. Però sono anche sincero nel dire che non l'ho visto partire, sono partito tardi e francamente posso dire "ho sbagliato" è giusto assumersi le proprie responsabilità e in quel caso lì potevo fare molto di più. Per il resto, se guardiamo alla gara contro la Viterbese, ti dico che non è lo stesso. Nel primo c'è stato un autogol di Almici, nel secondo l'avversario s'è presentato a "tu per tu" con me e nel terzo è stata messa una gran palla nella quale non sono potuto uscire ed abbiamo preso gol. Per quanto riguarda gli errori del collettivo, ovviamente non sono io ad analizzare ma c'è il mister a farlo, se prendiamo gol sempre alla stessa maniera qualche lacuna c'è. Stiamo lavorando e stiamo cercando di limarla. magari è anche il periodo dove viene il gol, un pò con lo stampino, sempre allo stesso modo e fa ancora più effetto e dobbiamo essere bravi a far passare questo periodo il più in fretta possibile. Non ho paura che si siano presi quei 5 gol così pero me li abbiamo presi. Girano le scatole abbastanza, questo si. Dobbiamo anche analizzare bene la cosa. Sappiamo che la nostra difesa e centrocampo sono reparti forti e dobbiamo ripartire da qui. Non ho paura che l'avversario possa vedere un difetto su di noi".

IMPATTO PARTICOLARE O DIFETTO DI  PERSONALITA' - "L'impatto è stato nuovo per tanti che non hanno mai fatto la Serie C. Non sono rimasti in tantissimi dallo scorso anno. Siamo partiti con un deficit enorme, abbiamo fatto fatica essendo anchee indietro di condizione. Impatto destabilizzante. Dal problema del Covid-19 ci siamo compattati ed abbiamo fatto gruppo e sono venute fuori prestazioni importanti, siamo venuti fuori capendo che le difficoltà erano altre. C'è da dire che abbiamo sempre giocato due volte a settimana "domenica-mercoledì" un pò, alla fine le energie possono mancare. Ci sono tanti fattori che possono influenzare una prestazione. Come ho detto all'inizio, purtroppo, siamo umani anche noi, possiamo anche sbagliare anche se non dovrebbe essere così. Dobbiamo analizzare la stagione, cercando di fare le nostre prestazioni e i nostri risultati. La personalità non è una cosa che si compra, ci sta o non ci sta. abbiamo tante persone che hanno tanta personalità. Il nostro mister ne ha da vendere e noi prendiamo spunto da lui. E' solo questione di metterla in pratica. Dobbiamo solo cercare di andare in campo e cercare di tirar fuori il meglio di noi stessi".