Alberto Pelagotti ripercorre la stagione di Serie D del Palermo.
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Pelagotti: “Accoglienza tifosi prima e dopo Biancavilla una svolta, l’infortunio di Santana…”
L'estremo difensore rosanero ha ripercorso le tappe della propria esperienza con la maglia del Palermo
L'estremo difensore rosanero, nel corso dell'appuntamento "Un Anno da Aquile" sul sito ufficiale del club, ha svelato i tre momenti indelebili del campionato appena terminato.
"Il primo momento che ha dato una svolta e ci ha fatto capire le ambizioni è stata la trasferta per Biancavilla quando ci siamo trovati 3000 persone fuori dallo stadio ad accoglierci sia alla'ndata che al ritorno. Quello è stato probabilmente l'apice dell'annata. Il secondo momento che vorrei ricordare è l'infortunio di Mario, quello ci ha unito ancora di più e ci siamo detti che avremmo dovuto vincere il campionato per lui. Il terzo momento è personale: dopo ogni vittoria festeggiavamo con i compagni, ricordo che portavo anche i più giovani a consumare un aperitivo e credo che quelli siano stati dei momenti che non dimenticherò. Per un periodo di tempo sono stato da solo perché mia moglie aveva partorito da poco e non poteva spostarsi dalla Toscana, poi mi ha raggiunto. Mio figlio Liam potrei dire che è palermitano sotto tutti gli aspetti, è nato in Toscana però sento come se fosse nato qui a Palermo dove ha passato la maggior parte della sua vita. Ha un po' di sangue rosanero. Mia moglie e mia figlia si sono trovate benissimo qui e a dirla tutta non vorremmo partire per le vacanze estive, è vero il detto che riguarda il sud: arrivi piangendo e te ne vai piangendo. Dopo Palermo non penso che esisterà un'altra squadra, il mio obiettivo è di arrivare in Serie A con questi colori".
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