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Pastore: “Vi racconto la mia quarantena. Lavezzi il compagno migliore mai avuto, con Ibrahimovic…”

Le parole del centrocampista della Roma, Javier Pastore, relative al suo passato e alla stagione della Roma prima dello stop dei campionati

Mediagol93

Parola a Javier Pastore.

Tuffo nel passato per il centrocampista giallorosso Javier Pastore che, nel corso della diretta Instagram sul profilo argentino "Eeafporteros", ha parato dei ricordi legati alla sua infanzia ripercorrendo inoltre alcune delle tappe fondamentali della sua carriera. 

"Ricordo sempre con piacere gli anni della mia infanzia. Non avevamo videogiochi e c’era solo il calcio. Anche quando ci vediamo ora è come se non fosse passato il tempo. Ci divertiamo sempre alla stessa maniera. A quel tempo forse non ci pensavo molto a quello che facevo, adesso invece ricordo davvero con piacere e mi emoziono sempre a pensare quanto era importante per me il calcio in quegli anni iniziali”.

Inevitabile la paretesi relativa al suo periodo di isolamento dovuto alle misure imposte dal Governo per limitare la diffusione del Covid-19: “La quarantena si sta allungando. Con il calcio viaggiamo spesso e siamo poco a casa. Questo periodo ci sta facendo stare molto insieme in famiglia. Lo stiamo sfruttando e ci stiamo allenando al meglio possibile".

Pastore ha poi ricordato la sua esperienza al PSG: “Io sono un tipo molto tranquillo e umile ed entrai in un contesto grandissimo. Ero uno degli acquisti più cari, di una squadra che stava iniziando a costruire una squadra importante. Thiago Motta, Maxwell, Lugano, Menez, Gameiro e poi tanti sarebbero arrivati. L’obbiettivo era entrare in Champions così da attirare altri giocatori foti. Le cose ci andarono bene. Il primo anno fu difficile, anche il dialogo. Menez mi ha aiutato con l’italiano, poi c’erano Sissoko e Nene. Inizialmente era un gruppo molto umano, poi arrivarono personalità incredibili. Lavezzi è stato il miglior compagno che ho avuto nello spogliatoio. Si allenava sempre bene e aveva un aspetto umano incredibile. Ci capitava di tornare tardi da una trasferta e Lavezzi diceva di andare da lui a mangiare una pasta. Quindi io, Ibrahimovic, Maxell e tutti gli altri partivamo per fare questa cena notturna”.

Chiosa finale sul suo rapporto con i portieri: “Con Pau Lopez abitiamo vicini, siamo spesso insieme. Sirigu è il padrino di mia figlia. Ho sempre avuto un ottimo rapporto con i portieri. Sono matti”.