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Parma, Krause: “La passione non manca, ripartiremo più forti. Infortuni? Rispondo così”

Parma, Krause: “La passione non manca, ripartiremo più forti. Infortuni? Rispondo così”

Le parole del neo patron dei gialloblu

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Kyle Krause non si nasconde dietro la retrocessione in Serie B del Parma.

Il neo patron della compagine gialloblu ha analizzato con franchezza e onestà la stagione, deludente, della formazione guidata da Fabio Liverani e Roberto D'Aversa. Errori di programmazione e poche prestazioni convincenti da parte degli emiliani, hanno portato la squadra all'ultimo posto della classifica finale di Serie A.

Con un finale di stagione così complicato, si fa sentire comunque tutta la professionalità del numero uno degli emiliani, che in conferenza stampa ha parlato a 360° della travagliata annata sportiva passata dai ducali. Diversi i temi affrontati da Krause, che senza alibi o peli sulla lingua ha spiegato cosa non è andato in questa complicata stagione sportiva. Di seguito le sue dichiarazioni.

LA STAGIONE - "Il mio disappunto per la stagione terminata è molto forte, così come immagino lo sia per tantissimi. In genere quando le cose non vanno è fare cambiamenti, ecco perché siamo qui oggi, per parlare dei cambiamenti che abbiamo fatto. Abbiamo salutato il direttore Marcello Carli e Roberto D'Aversa, gli auguro il meglio per le loro carriere, da parte mia e della società. Inoltre siamo qui per annunciare il nuovo ds, Mauro Pederzoli, ha un background eccezionale, è al lavoro per costruire il suo team e porterà una grande apertura mentale. La mia passione per il Parma Calcio non scema, così come per la città e il suo tifo. Essere in B non affievolisce la mia passione. Come vi ho sempre detto sono qui per restare, non vi sbarazzerete di me facilmente, e sono qui per far crescere il Parma".

GLI INFORTUNI - "Me lo sono chiesto tutti i giorni. Faremo del nostro meglio per capire come mai ci sono stati così tanti infortuni e per evitare che ciò si ripeta. Mi risulta difficile capire cosa possa aver portato a questi infortuni. Quando si pensa ai giocatori c'è da pensare che gli equilibri sono delicati, dalla dieta, la vita, gli allenamenti, equilibri delicati. Faremo modo di individuare nelle risorse mediche, anche da inserire nello staff, anche se adottare sessioni diverse di allenamento. Quando parlo di cambiamenti non mi riferisco solo al turn over dello staff, ma anche a cosa bisogna fare per migliorare per evitare di ripetere le problematiche avute".

IL RAPPORTO CON LIVERANI E LUCARELLI "Rispondo per Lucarelli. Mi sono goduto il tempo passato con Alessandro, mi è piaciuto lavorare con lui. Anche per lui il punto di vista con cui lo guardo è come succede con gli altri dipendenti e che vogliamo crescano nel ruolo che ricoprono. Anche per Fabio, il rapporto con lui è stato buono, lo considero una brava persona. Non sarà il nostro nuovo allenatore, se questa era la domanda".