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Nella notte, la tragica notizia.
E' scomparso all'età di 64 anni Paolo Rossi, sconfitto da un male incurabile. Eroe e leggenda del Mundial del 1982, Pablito trascinò gli azzurri in Spagna a suon di gol: tre reti al Brasile, due alla Polonia, uno alla Germania in finale, conquistando il titolo di capocannoniere e il Pallone d'Oro. A dare la notizia, la moglie Federica Cappelletti che, pochi istanti fa, è tornata a parlare del marito con i giornalisti presenti davanti alla camera ardente allestita all'ospedale Le Scotte di Siena.
"Nel momento in cui stava morendo e non se ne voleva andare, io l'ho abbracciato forte e gli ho detto Paolo, adesso vai, hai sofferto troppo. Staccati, lascia questo corpo e vai. Io crescerò le bambine e porterò avanti i nostri progetti. Tu hai fatto anche troppo e quindi si è addormentato in quel momento", ha raccontato la donna.
"Non è facile riassumere in poche parole tutto quello che è stato Paolo. Una persona unica, piena di ottimismo anche nei momenti più difficili, una persona grande ma allo stesso tempo semplice. Sapeva parlare allo stesso modo con i capi di Stato ma anche con le persone che incontravamo al supermercato. Questo era Paolo e questa la sua grandezza. Una persona che mi ha insegnato tanti valori belli e li ha insegnati alle nostre figlie. Io dico che dopo Paolo Rossi si sopravvive. Quindi cercherò di fare questo. Preferisco pensare che sia un arrivederci. Fare a meno di lui è veramente tanto. Ma dovrò farlo, gliel'ho promesso. Riporteremo Paolo in Toscana. Faremo la cerimonia e una camera ardente a Vicenza che era la sua città adottiva. Poi lo farò cremare in accordo con il figlio perché me lo voglio tenere sempre vicino", ha concluso.
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