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Paolo Rossi, cinque giorni fa l’ultima intervista di Pablito: “Sono mesi difficili”

L'ultima intervista rilasciata da Paolo Rossi, scomparso nella notte all'età di 64 anni

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"Sono stati mesi difficili".

Così Paolo Rossi nell'ultima intervista rilasciata di recente e pubblicata cinque giorni fa sul 'Giornale di Vicenza'. Scomparso prematuramente nella notte sconfitto da un male incurabile, Pablito parlò proprio delle sue condizioni di salute. "E' una fase complicata della mia vita, dal punto di vista della salute, ma sto facendo di tutto per tornare quanto prima a stare bene. Mesi difficili che sto cercando di superare. Nonostante ciò, non mi sono mai perso una partita del Lane, è più forte di me! È un pezzo di cuore", aggiunse, esprimendo parole al miele per la società biancorossa. Ma non solo; diversi, infatti, sono stati i temi trattati dall'eroe e leggenda del Mundial del 1982.

CALCIO E COVID -"Credo sia tutto un po' falsato, perché a volte le scelte sono obbligate. Ma è un destino democratico, vale per tutti, quindi non resta che giocarsela in campo. Quello che non mi piace è che non ci siano tifosi allo stadio. Da calciatore so quanto sia importante il calore del pubblico e da spettatore mi rendo conto di quanto il tifo faccia a volte la differenza".

ARBITRO DONNA IN CHAMPIONS -"Una bella svolta, mi piace l'idea. Anche qui, come per tutte le novità, va assecondata. Le donne sono attente, diligenti, determinate e quando scelgono di fare una cosa la fanno al meglio, dunque avanti così".

IL RICORDO - Rossi ha ricordato anche due ex compagni da poco scomparsi, il portiere Ernesto Galli e Mario Maraschi: "Mario è stato una bandiera nella storia biancorossa, Ernesto, un fratello. Un amico sincero, un pilastro del Vicenza e di Vicenza. Non ho ancora smesso di piangere, mi ha colpito molto questa sua dipartita, soprattutto per le modalità. Mi ricordo quando ho dovuto calciare un rigore contro di lui a Perugia. Io all'epoca giocavo con il Grifo, lui con l'Udinese. Ho fatto gol ma ero dispiaciuto, lui è venuto a rincuorarmi. Questa è l'essenza del nostro rapporto, sopra ogni interesse, non lo dimenticherò mai. Ciao Ernesto", aveva concluso.

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