Massimiliano Allegri è il vincitore della Panchina d’Oro 2017-2018 per la serie A.
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Panchina d’Oro: vince Allegri, secondo posto in ex aequo per Sarri e Simone Inzaghi
Le parole del tecnico bianconero, Massimiliano Allegri, a margine della vittoria della Panchina d'Oro 2018
Il tecnico della Juventus batte la concorrenza di Simone Inzaghi e Maurizio Sarri, arrivati a pari merito al secondo posto, e si aggiudica con 17 voti il suo quarto successo personale. La cerimonia di consegna dell'ambito premio, come di consueto, si sarebbe svolta al centro tecnico di Coverciano, in cui gli allenatori migliori d'Italia si sarebbero riuniti nella giornata di oggi proprio in occasione della manifestazione organizzata dalla FIGC.
Intervenuto ai microfoni di "Sky Sport", l'allenatore livornese, si è così espresso in merito all'importante riconoscimento ottenuto: "Meno danni facciamo e meglio è, ho un grande staff che mi dà una grossa mano e mi toglie molto lavoro, mi fa invecchiare in ritardo. E' un bel premio, ringrazio i giocatori e tutta la società, quelli che lavorano con me per raggiungere gli obiettivi. Speriamo che sia un altro anno pieno di successi, sarà difficile perché Napoli e Inter in Italia vanno forte. Fino a marzo la Champions non conta, bisognerà arrivarci preparati, essere un pizzico fortunati e avere tutti i giocatori in condizione".
"Non sono innovativo ma riflessivo - ha ammesso Allegri - l'esperienza di dieci anni di Serie A mi hanno fatto crescere, come tra dieci anni sarà una persona diversa rispetto ad ora. Il premio dipende dai successi che la squadra ti regala. Momento giusto per la Champions? Era giusto anche il primo anno, ma è andata male, come al terzo. In questi anni sicuramente società e tifosi stessi sono cresciuti. Col Manchester abbiamo perso e tutti sono usciti soddisfatti dallo stadio, è un bel segnale anche se a me non è piaciuto molto".
Chiosa finale sulla prima sconfitta stagionale, maturata all'Allianz Stadium in occasione del match di Champions League contro il Manchester United: "Fisicità e mentalità sono caratteristiche che una squadra deve avere: la fisicità del Manchester l'abbiamo pagata negli ultimi cinque minuti, sotto l'aspetto difensivo abbiamo fatto bene. A calcio bisogna essere efficaci e non divertenti, altrimenti non si vince e ci arrabbiamo tutti. Vediamo di portare a casa quello che c'è da portare a casa, lavorare bene e alzare l'asticella, migliorandosi sempre perché gestire in campionato diventerebbe un problema anche per la Champions".
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