Il blitz in città di mercoledì scorso si è rivelato un nulla di fatto per Massimo Ferrero, il quale ha affermato di non voler più partecipare alla corsa per il titolo sportivo del Palermo, ma che ha anche espresso parole d'elogio per Pamela Conti, volto femminile di quello che sarebbe dovuto essere il suo piano per la rinascita dei rosanero.
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Pamela Conti: “Palermo è la città che amo, sono a disposizione. Dietrofront Ferrero? Le restrizioni del bando…”
L'intervista all'ex calciatrice palermitana, Pamela Conti: "Diamo una possibilità alle donne di poter salvare il Palermo, Ferrero mi ha regalato un sogno e non ci sono bandi che possano togliermelo dalla testa"
La nuova società siciliana dovrà chiaramente pensare alla ripartenza dalla squadra maschile, ma anche alla nascita di una formazione femminile, ragion per cui l'attuale patron della Sampdoria aveva visto nell'ex capitano della nazionale italiana un simbolo da cui partire. Saltata quindi, almeno per ora, la chance di lavorare fianco a fianco con il "Viperetta", Conti parrebbe avere comunque le idee abbastanza chiare sul futuro:
"Palermo è la città che amo e quando parlo di Palermo mi riempio di orgoglio - afferma l'ex calciatrice, intervistata da Il Giornale di Sicilia -. Questa è l'opportunità della nostra vita. Alla fine, Santa Rosalia era donna e ha salvato la città di Palermo, diamo una possibilità alle donne di poter salvare il Palermo".
Ferrero si è schierato subito con lei per rilanciare il Palermo anche in campo femminile, dopo il suo dietrofront e le sue parole di apprezzamento nei suoi riguardi, cosa vuole dirgli?
"Sicuramente intendo ringraziare pubblicamente il presidente Ferrero, per le belle parole spese nei miei confronti. Più di dirgli grazie, non posso fare. Mi spiace veramente tanto che abbia deciso di non partecipare più al bando per il nuovo Palermo, però ci sono dei paletti per i quali penso che non avrebbe avuto senso la sua presenza. Mi auguro comunque che il Palermo trovi un presidente che meriti, che faccia realmente del bene e che ci faccia rivedere il prima possibile il Palermo in Serie A. Chiunque venga, se ha i colori rosanero a cuore, è il benvenuto".
Il suo passo indietro, soprattutto dopo essere venuto di persona a Palermo, l'ha sorpresa?
"Penso che lui continui ad avere degli interessi seri sul Palermo, ma le restrizioni del bando sono molto forti. Non è ancora riuscito a vendere la Sampdoria e già per questo sarebbe partito con uno svantaggio importante. Non è che la sua decisione sia stata del tutto inaspettata. Anzi, dopo la pubblicazione del bando ce l'aspettavamo, perché lottare per qualcosa che già sai di dover perdere non avrebbe senso".
Il Palermo finora, per quanto riguarda il calcio femminile, ha avuto solo un progetto giovanile: il piano di Ferrero qual era?
"Con Ferrero il progetto per il Palermo femminile riguardava il lancio di una squadra senior, l'obiettivo era quello di arrivare alla Serie A. Il presidente mi ha regalato un sogno e non ci sono bandi che possano togliermelo dalla testa".
Da parte sua, c'è la volontà di mettersi a disposizione del nuovo Palermo a prescindere da chi avrà diritto a rilevare il titolo?
"Assolutamente sì, io sono palermitana e ho sempre portato il nome di Palermo in giro per il mondo. Adesso vorrei tanto che siano i colori rosanero e portare in giro me. La cosa più importante, però, è che chiunque venga abbia cuore e passione, sì, ma che sia forte anche a livello economico. Senza questo è difficile andare avanti e crescere di categoria. Io ormai mi sono esposta e mi piacerebbe lottare per la mia città, sono a disposizione".
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