I consigli di Massimiliano Cappioli.
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Palermo, senti Cappioli: “In Serie C non sarà facile, ecco cosa serve per vincere”
Le dichiarazioni dell'ex centrocampista Massimiliano Cappioli sul futuro del Palermo in Serie C
Un filo rosso lega l'ex centrocampista, il Palermo e la Serie C. Nella stagione 2000-01 (l'ultima per i siciliani nel minore dei campionati professionistici), infatti, il classe '68 vestiva la maglia numero dieci dei rosanero e portava al braccio la fascia da capitano. Una grinta di un'altra categoria e qualità da fuoriclasse, che gli permisero di collezionare ben 33 presenze e 14 gol, trascinando il club di Viale del Fante in cadetteria.
In un'intervista rilasciata tra le righe del Giornale di Sicilia, l'ex giocatore ha parlato della promozione conquistata dal Palermo in questa travagliata stagione e ha dispensato qualche consiglio in vista dell'inizio del campionato di Serie C.
"Tornare tra i professionisti - dice Cappioli - è una bella soddisfazione. Una piazza come Palermo merita non la Serie C, ma la Serie A.È una piazza importante, con una tifoseria altrettanto importante. Mi fa piacere che siano tornati tra i professionisti e spero possano avere la stessa fortuna che ho avuto io, ovvero di riconquistare la Serie B al primo anno. Il mio Palermo aveva un organico di altissimo livello, ma anche avendo giocatori importanti che provengono da categorie superiori, quel che conta è la mentalità. Bisogna avere sempre la mentalità giusta per vincere i campionati. Io sono arrivato a Palermo dalla Serie A, ma con la mentalità giusta, perché sapevo che potevamo vincere il campionato con la squadra che avevamo, però se non ti immedesimi nella categoria è sempre difficile per tutti. Ci sono squadre importanti in C".
A proposito, invece, della composizione della rosa: "Manca uno come il Cappioli di vent'anni fa. In quell’anno ho realizzato tantissimi gol importanti. Speriamo che la dirigenza prenda qualcuno capace di identificarsi in me e di portare nuovamente Palermo in alto. È giusto che torni in Serie A. Confermare gran parte del gruppo potrebbe essere un punto di partenza, se la squadra è già forte. Serve una società solida, con un allenatore capace e dei giocatori con voglia di emergere. Il girone del Palermo non sarà facile, servirà gente senza paura e con voglia di crescere. I giovani devono avere voglia di guadagnare soldi, perché se vogliono diventare giocatori importanti lo devono dimostrare già da giovani. Gli anziani però alla fine fanno la differenza. Nel mio anno poi ci sono state le ultime partite in cui non abbiamo capito un po’ nulla, ma alla fine il campionato l’abbiamo comunque vinto".
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