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Palermo, quale futuro senza B? Inferno Serie D ad un passo, Arkus costretta all’addio. Il punto

Nel caso in cui non dovesse arrivare l'affiliazione alla Figc i rosanero potrebbero far richiesta di ripartire da un campionato della Lnd. Ma secondo le normative vigenti la proprietà non potrà essere la stessa degli anni passati

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In viale del Fante regna il caos, il caso iscrizione tiene banco ed il futuro del Palermo prende sempre più tinte nere.

Dopo la concitata giornata di lunedì conclusasi con l’indiscrezione arrivata nella notte della fideiussione non depositata da parte del club rosanero, la conferenza stampa della proprietà tenutasi martedì mattina ha provato a fare un poi di chiarezza sull’accaduto. Eppure, secondo quanto trapelato nella serata di martedì la Lev Ins, società bulgara che avrebbe emesso la fideiussione, non avrebbe mai preso contatto con i rosanero o emesso la polizza assicurativa richiesta per l’iscrizione in B, con conseguente possibile truffa subita dai Tuttolomondo. Tra i tifosi regna lo sconforto, la società resta fiduciosa sul da farsi, ma le tenebre sembrerebbero essere pronte ad avvolgere il Palermo.

Con una domanda di iscrizione incompleta, allora, quali potrebbero essere i risvolti futuri per i rosanero? A provare a rispondere a questa domanda ci ha pensato il Giornale di Sicilia che, nell’edizione odierna, ha fatto il punto della situazione: “La domanda di iscrizione incompleta, salvo risvolti che rappresenterebbero un unicum nel calcio italiano, apre scenari tragici per il Palermo, che di fatto saprà solo il 4 luglio se potrà ottenere o meno la licenza per il prossimo campionato di Serie B. Questa è la prima data da segnare sul calendario, con altri due giorni ravvicinati da cerchiare in rosso: l’8 luglio per il ricorso e il 12 luglio per il verdetto finale da parte della Figc, quando si saprà se il futuro del Palermo è in Serie B oppure fuori da ogni torneo professionistico”. 

Secondo quanto riportato dal quotidiano regionale, la data ultima di speranza per i rosa sarebbe proprio il 12 luglio e, se questa strada non dovesse rivelarsi percorribile, partirà la caccia al titolo sportivo per ripartire almeno dalla Serie D. Come successo nelle passate stagioni ad Avellino, Bari e Cesena, anche in casa Palermo potrebbe venirsi a creare un nuovo soggetto calcistico da affiliare alla Figc. Seguendo le ultime vicende di questo tipo, l’iter da portare avanti vedrebbe protagonisti il Comune di Palermo e soggetti terzi interessati ad acquisire il titolo sportivo rosanero, con le manifestazioni d’interesse che dovrebbero pervenire nelle mani del primo cittadino e successivamente fare partire una vera e propria asta. 

Prima di giungere a questo scenario, però, bisognerà capire fino a dove si spingerà l’attuale proprietà nel caso in cui la domanda di iscrizione al campionato di Serie B non dovesse essere considerata valida. Perché se il 4 luglio non dovesse arrivare il via libera dalla Covisoc, è pressoché certo che il Palermo presenterà ricorso in attesa di una decisione definitiva da parte del Consiglio federale. Una volta pronunciatasi la Figc, non ha alternative se non il ricorso alla giustizia ordinaria, dunque il Tar del Lazio. Il passaggio dai giudici amministrativi non bloccherebbe comunque l’iter per un’eventuale ripartenza dai dilettanti”. 

Secondo quanto riportato dalle norme vigenti, non dovesse arrivare l’affiliazione alla Figc, questa stessa darebbe la possibilità alla città esclusa di iscriversi ad un campionato della Lnd, ma seguendo le nuove regole del campionato d’appartenenza. Tra queste ci sarebbe infatti l’obbligatorietà a non avere soci o amministratori che abbiamo ricoperto negli ultimi cinque anni tali ruoli in società che non hanno ottenuto l’affiliazione alla Figc, motivo per il quale Arkus Network ed i fratelli Tuttolomondo sarebbero costretti a fare le valige.