Ancora nessuna fumata bianca per l'assegnazione dell'area dell'ex campo rom al Palermo per la costruzione del centro sportivo rosanero.
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Palermo, polemiche sul centro sportivo nell’ex campo Rom: Legambiente si oppone, il Comune mette dei paletti
A fine mese nuovo incontro con Regione e Comune: il punto di vista del vicesindaco Fabio Giambrone e di Eduardo De Filippis, coordinatore di 'Diventerà Bellissima'
Ieri, infatti, nell'incontro che si è tenuto a Palazzo d'Orleans tra l'SSD Palermo, il Comune e la Regione, non è arrivato il via libera per l'assegnazione definitiva della zona compresa tra via Case Rocca e Viale del Fante alla società presieduta del duo Dario Mirri-Tony Di Piazza per la realizzazione della casa rosanero: le parti in causa si incontreranno nuovamente intono al 30 gennaio per continuare a discutere e provare a sbloccare la delicata situazione.
A prendere posizione sul futuro di quell'area ormai abbandonata è stato Eduardo De Filippis, il del coordinatore palermitano di 'Diventerà Bellissima', che ai microfoni de ‘La Repubblica’ si è schierato contro il no di 'Legambiente': "Valorizzerebbe l'area dopo anni di incuria, non comprendiamo i no aprioristici. Comune, Regione e club stanno cercando la soluzione più idonea dal punto di vista normativo e burocratico. Dov' era Legambiente quando in quell'area venivano bruciati copertoni o installate baracche piene di eternit?", afferma.
Il Palermo ha bisogno della sua casa per sviluppare i suoi progetti, ma ad oggi l'amministrazione comunale non sembra aver intenzione di destinare l'aria scelta dalla dirigenza rosanero solo ed esclusivamente alle esigenze tecniche e sportive della squadra. Chiaro e diretto in tal senso il vicesindaco, Fabio Giambrone, che non ha perso occasione per ribadire quanto già stabilito nei precedenti incontri avuti con le parti in causa: "Quella della fruibilità di una parte del centro sportivo per la città, per noi è un punto fermo della questione. L'amministrazione comunale ha chiarito in diverse sedi e da tempo che considera la fruibilità pubblica e aperta dell'area della Favorita come la priorità per qualsiasi progetto di utilizzo. Abbiamo espresso questa posizione anche negli incontri avuti con la Regione e con il Palermo. Qualsiasi utilizzo esclusivo ci sembra che sia da escludere, essendovi peraltro tante aree in città che possono prestarsi a questo tipo di utilizzo", ha concluso.
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