serie b

Palermo, Orlando pensa al bando: la speranza disperata, le dimissioni fantasma e il nuovo nome della squadra…

PALERMO, ITALY - AUGUST 22:  Tony Sichera of US Citta' di Palermo, Leoluca Orlando Mayor of Palermo and Tommaso Dragotto of Sicily by Car pose during the presentation of Sicily by Car as new main sponsor of US Citta' di Palermo at Villa Niscemi on August 22, 2017 in Palermo, Italy.  (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Ultimi giorni di agonia, con la società rosanero che verrà formalmente esclusa il 12 luglio. Il primo cittadino palermitano lavoro al bando, Albanese pronto a dimettersi. La proprietà insiste affermato che "prosegue nella propria azione per il...

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"La road map del Palermo: le tappe necessarie per una trasformazione che si spera almeno possa diventare un momento di rinascita anche se costerà carissimo, costringendo la quinta città d'Italia a ripartire nel calcio dalla Serie D".

Apre così l'edizione odierna de Il Corriere dello Sport parlando del futuro che avrà il calcio nel capoluogo siciliano. L'attuale club risulta al momento essere ancora in B ma la mancata presentazione della domanda comporterà la formale esclusione che arriverà il 12 luglio con la definizione degli organici per i prossimi campionati. "Il sindaco Orlando l'ha chiamata la “speranza disperata”. Ovvero la possibilità che l'Us Città di Palermo attualmente nelle mani del gruppo Arkus Network, si veda accettata la domanda di iscrizione alla serie B. Ma in ogni caso non c'è più nessuna fiducia verso una proprietà che si era presentata già con un'operazione che lasciava fortemente perplessi e che doveva convincere della bontà dei propri progetti con i fatti".

A complicare la situazione è arrivato il comunicato video della proprietà che con toni parecchio arroganti ha contribuito a dare il colpo finale alla sua credibilità "facendo indispettire ulteriormente non solo la città ma anche gli organi federali che avevano sempre monitorato con grande attenzione i protagonisti dell'ennesimo passaggio societario rosanero".

In mezzo anche le dimissioni di Vincenzo Macaione, ormai ex presidente di Sporting Network e vicepresidente del Palermo. Il suo ruolo nell'ultimo mese è stato parecchio marginale, ma nella fase della trattativa ha avuto il ruolo di advisor. Dimissioni che sicuramente presenterà anche il presidente del club di viale del Fante Alessandro Albanese, ma potrà farlo solamente nell'assemblea del 5 luglio.

Dall'altra parte c'è la Sporting Network che da Roma continua a mandare messaggi con toni di sfida diffidando chiunque diffonda notizie prive di fondamento e affermando che la società starebbe proseguendo il lavoro per ottenere la regolare iscrizione. Iscrizione che però è del tutto compromessa vista la mancata presentazione della domanda completa di iscrizione e del mancato versamento degli stipendi ai tesserati: "Sono le ultime urla nel deserto di un gruppo che ormai ha rotto ogni legame con una città che non gli crede più. Ora bisognerà aspettare una ufficialità prima di definire le strategie future. Ma è ovvio che i tempi per la ricostituzione di una società da affiliare ed iscrivere alla D sono strettissimi. La squadra di calcio rosanero avrà un nuovo nome, perché l'Us Città di Palermo resterà quella di Arkus. Il Comune dovrà preparare un bando, istituire una commissione ad hoc, valutare le richieste. Che arriveranno copiose e da più parti. E cui si sta già lavorando con alacrità".