La base di partenza è il modello Bari, ma a Palermo non sono escluse sorprese non di poco conto e già inserite nel bando di affidamento del club
serie b
Palermo, Orlando ha deciso: il bando vieterà la multiproprietà. I dettagli e le altre condizioni
Il sindaco di Palermo vuole evitare candidature a rischio: inammissibili le richieste di chi è già presidente di un altro club
Tramite queste parole l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport introduce il tema relativo al bando d'affidamento del Palermo Calcio. Uno dei requisiti fondamentali che starebbe ora filtrando da Palazzo delle Aquile sarebbe quello che non permetterebbe ad un acquirente di prendere in mano il club di Viale del Fante, nel caso in cui dovesse già possedere un'altra società calcistica. Un criterio che, di fatto, escluderebbe diversi aspiranti al titolo sportivo dei siciliani come, ad esempio, l'attuale patron della Sampdoria, Massimo Ferrero:
"Il sindaco di Bari Decaro, un anno fa, non ha chiuso le porte ai presidenti di altre squadre, tanto che poi De Laurentiis ha acquisito il titolo sportivo. Ma ha dichiarato di aver aggiunto nel contratto una ricca penale da 50 milioni di euro, se il patron del Napoli dovesse cedere il Bari una volta in A. Voci vicine al sindaco di Palermo Orlando, invece, dicono sia d'accordo con i paletti proposti nei giorni scorsi dal Movimento 5 stelle e, tra questi, c'è quello di non dare il club a chi già possiede quote di società iscritte ad altri tornei".
Nel caso del Bari, il bando si è sviluppato e concluso in tempi molto ristretti: pubblicato il 23 luglio di un anno fa è infatti scaduto soltanto otto giorni dopo. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, starebbe attendendo per domani il parere della Covisoc che traccerà una linea precisa sull'attuale posizione del club siciliano. Giunti a quel punto si potrà accelerare per definire l'avviso e pubblicarlo già il giorno dopo il 12 luglio, data in cui arriverà il giudizio finale del Consiglio federale, con l'idea e l'intenzione di chiudere la faccenda già entro fine luglio:
"Per il resto, come nel caso di Bari, anche il bando del Palermo conterrà tra i requisiti richiesti l'ammissione alla Figc e l'assegno per l'iscrizione al campionato di D. Ma soprattutto un business plan con progetto triennale. Ad esempio, per il Bari De Laurentiis ha investito 3 milioni il primo anno: 2 milioni per dipendenti e giocatori e il resto per gestione degli impianti sportivi (250 mila euro), trasferte (350 mila euro) e altre attività come ufficio marketing e consulenze legali e tributarie".
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