serie d

Palermo-Nola 4-0: al “Barbera” va in onda il Floriano show, i rosa calano il poker e tornano a volare

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PRIMO TEMPO - C'è voglia di riscatto in casa Palermo dopo il derby indigesto contro il Licata.

Compagine di Pergolizzi che ha trascorso la settimana a leccarsi le ferite dopo la cocente sconfitta subita al "Dino Liotta". La capolista ha l'impellente necessità di riprendere speditamente la sua marcia verso il traguardo promozione. Sette punti di vantaggio sul Savoia costituiscono una discreta dote a nove giornate dal termine, ma il Palermo non deve più commettere fragorosi passi falsi, anche in considerazione dello scontro diretto ancora da disputare contro i campani al "Giraud" di Torre Annunziata. 

L'avversario odierno è tutt'altro che malleabile: il Nola è forse la squadra più in forma del torneo come testimonia l'invidiabile score collezionato dalla formazione di Esposito nelle ultime dieci gare di campionato. Reduce da due larghi successi contro Biancavilla e Corigliano, il Nola ha una classifica più che soddisfacente in relazione agli obiettivi stagionali. I campani hanno già dimostrato di saper giocare un buon calcio e arrivano nel capoluogo siciliano stuzzicati dall'idea di compiere una piccola impresa calcistica, rendendo la vita dura alla corazzata del girone I. Pergolizzi opta per l'occasione per una sorta di 4-3-3 elastico, che all'occorrenza diviene un rombo. Pelagotti tra i pali, Doda e Crivello esterni bassi con Lancini-Peretti tandem di centrali difensivi. Martin playmaker in linea mediana, Martinelli e Langella intermedi ai suoi fianchi. Felici e Floriano partono larghi, ma spesso convergono e si  intercambiano, galleggiando tra le linee ed alternandosi a fianco del terminale Ricciardo.

La compagine rosanero prende subito in mano le redini del gioco e prova a sfruttare il campo in ampiezza, alimentando le sovrapposizioni sulle corsie di Doda e Crivello. Un paio di buone trame portano al cross i due stantuffi di Pergolizzi, puntuali nel movimento senza palla ma non altrettanto precisi nell'esecuzione della giocata.

Precisione e qualità contraddistinguono invece al quarto d'ora la manovra che origina il vantaggio della capolista, Floriano si traveste da trequartista, scucchiaia una parabola dolce alle spalle della linea difensiva bianconera che Felici sfrutta nel migliore dei modi, beffando con un lob il portiere in uscita, nonostante il disperato tentativo di salvataggio di Gargiulo.

Il Palermo cresce ulteriormente sulle ali del gol del classe 2001, la compagine rosanero pare intensa, coesa ed aggressiva, decisa a chiudere rapidamente i conti senza lasciare residue chance agli ospiti. L'ennesima manovra rapida e avvolgente in zona offensiva culmina nel raddoppio intorno alla mezz'ora: dopo un lungo fraseggio firmato Floriano, Martin, Langella, Ricciardo calcia col destro di prima intenzione, lo stesso Floriano gonfia la rete sulla respinta corta dell'estremo difensore campano.

Il Nola prova ad uscire fuori dal guscio ma il Palermo resta in pieno controllo del match: quando la formazione bianconera si espone, lasciandosi campo alle spalle, i padroni di casa fanno male. Martin taglia il campo e pesca Felici che ara il binario destro in percussione, sul cross del gioiello del Lecce, Floriano schiaccia di testa ma Capasso è bravo ad evitare il tris rosanero.

Maggio spaventa Pelagotti in spaccata ma il suo tentativo si perde sul fondo. La prima frazione si chiude con il Palermo meritatamente avanti di due reti sugli avversari.

SECONDO TEMPO -  Il triplo cambio con cui Esposito inaugura la ripresa è un messaggio piuttosto eloquente per la sua squadra: il tecnico del Nola, per adottare un eufemismo, è rimasto molto perplesso al cospetto della prestazione fornita dai suoi nei primi quarantacinque minuti. Out A. Sannia, Raimondi e Calise, rilevati da S. Sannia, Faella e Cardone. Il Palermo continua a dominare la scena ed a sprecare chance per il tris in quantità industriale: Langella calcia alto da ottima posizione, Floriano prima scheggia il palo esterno da due passi, poi colpisce in pieno Capasso dopo un'irresistibile volata in contropiede. Il Nola non riesce a creare grattacapo alcuno alla retroguardia rosanero, Floriano imperversa sulle praterie lasciate incustodite da una compagine bianconera scriteriatamente proteso in avanti alla ricerca di un gol che possa conferire senso al finale di partita. Ricciardo, generosa e laboriosa la sua prova, lascia il campo tra gli applausi rilevato da Sforzini. Capasso si oppone ancora sulla conclusione di Floriano, imbeccato da Felici, quindi Langella spreca l'ennesimo rigore in movimento. 

Gli ultimi venti minuti diventano praticamente un tiro al bersaglio: Felici controlla alla perfezione l'imbucata di Langella ma calcia alle stelle da due passi ignorando tre compagni liberi nel cuore dell'area piccola. Floriano sublima la sua prestazione monstre con l'ennesima progressione inarrestabile, il suo diagonale mancino questa volta non lascia scampo a Capasso ed il Palermo triplica sui campani. Solita staffetta in cabina di regia: Martin lascia il campo, lo rileva JuanMauri. Floriano rende indimenticabile la sua partita: controllo con la coscia e destro a giro sontuoso dai venti metri che non lascia scampo al portiere ospite. Tripletta dell'ex Bari e Barbera in visibilio per l'ennesima perla balistica di giornata. Spazio anche per Kraja e Lucca nell'ultimo scorcio di match in luogo di Langella e Martinelli. Qualche minuto in campo anche per Silipo che rileva Felici. Il triplice fischio suggella un giornata trionfale: il Palermo torna alla vittoria, mantiene a debita distanza il Savoia e incassa una cospicua dose di morale ed autostima in vista della volata finale.