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Palermo-Monopoli, al ‘Barbera’ si apre il ‘rubinetto’ dei gol: la strategia rosanero adesso è delineata

Sono bastati quattro giorni a Boscaglia per ritrovare il suo miglior Palermo

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"Il Palermo apre il rubinetto del gol: il Monopoli fa poco per reagire".

Titola così l'odierna edizione del 'Corriere dello Sport', che punta i fari sulla vittoria dei rosanero ai danni del Monopoli. Quarto successo stagionale per la compagine siciliana. Tre punti d'oro, quelli conquistati dagli uomini di Roberto Boscaglia in occasione della sfida valida per la tredicesima giornata del campionato di Serie C-Girone C, centrati grazie alle reti messe a segno da Alberto Almici, Ivan Marconi e Andrea Saraniti.

Sono bastati quattro giorni al tecnico gelese per ritrovare il suo miglior Palermo, dopo la deludente, amara e inaspettata sconfitta casalinga contro la Turris. Dunque, adesso, spazzati via i fantasmi, i dubbi e le incertezze "la corsa riprende e, i rosanero cancellano la beffa di 4 giorni prima rifilando al Monopoli la sua prima sconfitta esterna e segnando per la prima volta in stagione tre reti nella stessa partita". Stavolta Boscaglia, ha mischiato un po’ le carte nello stilare l’undici titolare, giocando sul filo delle motivazioni e degli input nervosi da fornire ai suoi uomini. L'allenatore rosanero ha scelto di "inserire energie fresce (Somma, Luperini e Silipo dall’inizio, anche per accelerarne il recupero post Covid) ottenendo dalla squadra una bella dimostrazione di autostima”.

Una prestazione maiuscola quella offerta dai rosanero tra le mura dello Stadio "Renzo Barbera", una gara che ha sancito un vero e proprio riscatto, sia a livello morale che tecnico, con il Palermo che ha sfoderato grande reattività in sede di contrasto e palle contese, distinguendosi per linearità e fluidità ogni qualvolta ha dovuto fornire sbocco verticale alla sua manovra. Adesso, "la filosofia è delineata, il Palermo cerca una manovra collettiva, alta e coraggiosa, portando molti uomini nelle fasi d’attacco anche a rischio di concedere porzioni di campo scoperte e lasciare centrali difensivi uno contro uno. E se il risultato si sblocca in fretta come ieri, i rosa prendono fiducia, diventando a tratti anche belli a vedersi”, scrive il noto quotidiano.

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