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Palermo, Mirri e lo stadio ‘Barbera’ senza barriere: “Sarebbe un fatto simbolico e di crescita per tutta la città”

"Se il comune levasse le barriere noi avremmo già una bella responsabilità visto che le multe comminate dal giudice sportivo per eventuali intemperanze le pagheremmo noi"

Mediagol92

"Non solo un auspicio".

Apre così l'edizione odierna de La Repubblica parlando dell'obiettivo del club rosanero di rimuovere le barriere presenti allo stadio "Renzo Barbera". Delle grandi vetrate che separano gli spalti dal campo. In un post pubblicato sulle pagine social il Palermo aveva scritto: "Per seminare appartenenza e costruire insieme un futuro migliore per il calcio a Palermo abbatteremo con il benestare di Comune e autorità competenti quelle barriere che materialmente e simbolicamente separano i bambini dai giocatori e il tifo più sano della nostra città dalla nostra squadra".

Non solo parole, ma anche fatti. La società di Mirri e Di Piazza, infatti, ha incontrato il sindaco Leoluca Orlando e i rappresentanti del Gos, il gruppo operativo di sicurezza, per vedere il da farsi e la fattibilità dell'intervento da compiere nell'impianto.  Dal tavolo tecnico, però, sono emerse delle criticità, soprattutto in ragione del fatto che l'intervento dovrebbe farlo il proprietario della struttura, ovvero il Comune di Palermo, inoltre bisognerebbe rafforzare di parecchio la videosorveglianza.

"Il Palermo in questa fase - ha affermato il presidente Dario Mirri ai microfoni de La Repubblica - non può che essere il promotore dell'iniziativa visto che non è in alcun modo proprietario dello stadio. Se il comune levasse le barriere noi avremmo già una bella responsabilità visto che le multe comminate dal giudice sportivo per eventuali intemperanze le pagheremmo noi".

Il numero uno del club di viale del Fante ha poi proseguito: "La vedo come una missione la rimozione delle barriere gioverebbe alla città, ai tifosi e anche alla squadra. Sarebbe un passo avanti per la cultura sportiva dei tifosi e della gente in generale. L'ideale per un impianto moderno come quello che abbiamo in mente è creare le condizioni per avere le famiglie sugli spalti".

"Gli spettatori si sentirebbero direttamente protagonisti dell'evento - ha aggiunto Mirri - i tifosi seduti in prima fila avrebbero i giocatori a un passo e il fatto che non c'è il fossato renderebbe lo stadio davvero simile a quelli della Premier. Il comune è sembrato disponibile ad affiancarci in questa battaglia culturale che vogliamo intestarci. Speriamo che dalle parole si possa passare ai fatti. Vogliamo essere promotori di una forte sensibilizzazione verso una nuova cultura sportiva e un nuovo modo di vedere le partite".

Le tempistiche potrebbero anche essere abbastanza brevi: "Il massimo sarebbe farlo entro questa stagione il pubblico è una componente fondamentale di questa nostra esperienza alla guida del club: già adesso chi viene allo stadio si accorge che si respira un'aria diversa, soprattutto rispetto alla scorsa stagione in cui c'erano polemiche e veleni. Togliere le barriere darebbe il senso dell'accoglienza e la città di Palermo su questo tema è sempre stata sensibile", ha concluso il presidente del Palermo.

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