serie d

Palermo, meglio il tridente: i numeri premiano il 4-3-3, ma servono delle alternative. Lucera e Rizzo Pinna non bastano

I rosanero hanno espresso un calcio migliore con il modulo con tre punte, col rombo la media punti è più bassa. Ma adesso bisogna inserire qualche innesto

Mediagol92

"Il tridente è tornato e il Palermo ha sfoggiato nuovamente il suo abito migliore".

Apre così l'edizione odierna de Il Giornale di Sicilia, tornando a parlare della vittoria ottenuta domenica scorsa dei rosanero al "Mimmo Rende" contro il Castrovillari. La formazione di Pergolizzi ha superato i calabresi per 1-0, riscattandosi dalla sconfitta rimediata in casa contro l'Acireale e aggiudicandosi il titolo di campione d'inverno. Un Palermo versione 4-3-3, modulo che ha consentito al Palermo di portare a casa la maggior parte dei punti in classifica.

Nelle ultime due gare, prima della sfida contro il Castrovillari, il tecnico rosanero era stato costretto, a cause di diverse assenze, a tornare al modulo con il rombo a centrocampo, schieramento con il quale Ricciardo e compagni hanno avuto un rendimento inferiore rispetto a quello col tridente. Per scendere in campo con il modulo con tre punte, però, è certo che bisogna intervenire sul mercato perché, al momento, in rosa Pergolizzi non ha molte alternative.

Le uniche frecce nell'arco di Pergolizzi al momento sono solamente Ricciardo, Felici e Ficarrotta. Attacco che in diverse gare ha dato ragione ai rosanero, vedi Castrovillari. 22 reti messe a segno con il modulo con tre punte, dodici gare disputate ed una media di 1,83 reti a partita.  Non solo elevata pericolosità offensiva, ma anche ottima solidità in difesa. Con il 4-3-3, infatti, il Palermo ha subito solo sei reti, con una media di 0,5 gol incassati a partita. 31 dei 40 punti in classifica sono arrivati col tridente, una media di 2,58 punti a gara. Media punti che si abbassa nelle gara in cui Pergolizzi ha preferito il rombo in mediana: 2,25 a gara.

"Numeri che premiano il tridente, schieramento con cui Pergolizzi ha costruito i successi dei rosa in questa prima metà di campionato e che adesso è tornato di moda anche a causa delle poche alternative. Per poter mantenere questo modulo, però, è necessario che il Palermo metta dentro anche qualche innesto dal mercato invernale. Perché senza Santana, di fatto, i tre attaccanti titolari sono un 2001 (Felici), il capocannoniere Ricciardo e Ficarrotta, che fino a un paio di settimane fa era soltanto una riserva. Alle loro spalle, per il momento, solo Rizzo Pinna (30 minuti giocati in campionato, da subentrato) e Lucera (133 minuti giocati, una sola presenza da titolare). Troppo poco, per una squadra che ha dato il meglio di sé giocando con tre punte", conclude il quotidiano.