Mediagol
I migliori video scelti dal nostro canale

serie c

Palermo, l’Avellino sul cammino dei rosa: dalla strage di Capaci ai playoff di Serie C

Falcone e Borsellino

L'aneddoto che vede come co-protagonisti Palermo ed Avellino

Mediagol8

"Stop alle 17.57 ricordando Falcone".

Titola così l'edizione odierna del "Giornale di Sicilia", focalizzando l'attenzione sull'iniziativa del club siciliano in compartecipazione con Avellino e Lega Pro (LEGGI QUI). La compagine guidata da Giacomo Filippi affronterà la rosa di Braglia nel ricordo di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Di Cillo, uccisi dalla mafia il 23 Maggio 1992.

A distanza di ventinove anni i cammini di Palermo ed Avellino si rincrociano: dalla strage di Capaci al terzo turno dei playoff di Serie C.

"Su quel tratto di strada sventrato dal tritolo, prima che venisse azionato l'ordigno, passò pure il pullman rosanero, diretto all'aeroporto di Punta Raisi", si legge sul noto quotidiano. Era il Palermo di Gianni Di Marzio che proprio l'indomani della strage ha affrontato l'Avellino, ultimo in classifica, in un match di Serie B.

La franchigia siciliana venne a sapere della notizia non appena arrivò in Campania. Nel ritiro a Vietri sul Mare la reazione emotiva del gruppo fu straziante. Le informazioni che arrivavano dalla Sicilia erano opache e la morte di Giovanni Falcone non fu confermata subito dai media.

Gelo, orrore, tristezza, silenzio. Tatticismi, tecnicismi, una maglia da titolare, una panchina di troppo: in quel momento non contava più nulla.

I calciatori alla corte di Di Marzio trascorsero la serata ad accertarsi delle condizioni dei propri cari, alcuni rimasti bloccati nell'A29. Divenne impossibile pensare alla fetta di salvezza che quel Palermo si sarebbe giocato l'indomani in casa dell'Avellino.

I rosanero rimediarono una sconfitta che passò, chiaramente, in secondo piano rispetto a quanto accaduto in quel di Capaci. Il match alla fine risultò decisivo per la (non) salvezza del Palermo che disse addio poco dopo alle speranze, retrocedendo in Serie C1. "Al vantaggio di Bresciani nel primo tempo risposero Parpiglia e, allo scadere, Bertuccelli, per un 2-1 che placò l'atmosfera tesa in casa Avellino, ma non scongiurò la retrocessione degli irpini", si legge sul Gds.

A distanza di ventinove anni il Palermo targato Filippi avrà la possibilità di riscattare quella scottante sconfitta con il pensiero a Giovanni Falcone e a tutte le vittime della strage di Capaci.