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Palermo, l’attacco deve sbloccarsi: solamente quattro gol nelle ultime sette gare, punte in letargo. I numeri

La squadra di Pergolizzi vanta il miglior attacco del Girone I del campionato di Serie D, ma nelle ultime gare qualcosa non ha funzionato

Mediagol92

"L’anno del Palermo inizia alla caccia del gol perduto. Quello che per il miglior attacco del girone è arrivato solamente quattro volte nelle ultime sette partite, per di più con sole due marcature su azione".

Apre così l'edizione odierna de Il Giornale di Sicilia parlando dei numeri dell'attacco rosanero. La formazione di Pergolizzi è la squadra che ha segnato di più nel Girone I di Serie D, ma nelle ultime sette uscite qualcosa sembra essersi inceppata: solamente quattro reti all'attivo, di cui due su azione. Un problema-gol che ha influito al rendimento al di sotto delle aspettative da parte della squadra nella seconda metà del girone d'andata.

"Numeri che evidenziano uno stato di forma non certo ottimale e che, se contro il Troina fosse andato in rete almeno uno dei due rigori sbagliati, non sarebbero cambiati di molto. Perché avrebbero sì evitato il riavvicinamento del Savoia a tre lunghezze, ma non avrebbero «curato» una squadra in evidente difficoltà nel trovare la via della rete", si legge.

Due gol su azione, entrambe di Felici, un rigore trasformato da Ricciardo e un autorete, quella di Pitarresi nel match perso al "Barbera" per 3-1 contro l'Acireale. L'attacco dei rosanero, il migliore del campionato, sta attraversando un momento di flessione. Solo Palmese, San Tommaso e Biancavilla hanno fatto peggio dei rosa, le prime due hanno realizzato due reti, mentre la compagine etnea tre.

"Nel 2020 è come se iniziasse una nuova stagione per gli uomini di Pergolizzi, chiamati a ripetere la cavalcata del girone d’andata e di confermare le cifre delle prime 17 giornate. Anche in attacco, dove il Palermo vanta ancora il maggior numero di gol messi a segno di tutti, a dispetto della crisi di fine anno. Una crisi da debellare in fretta, per evitare di perdere altro terreno", conclude il quotidiano.