serie d

Palermo, Langella: “Città simile a Bari, ma qui c’è una cosa che preferisco. Vorrei essere allenato da Sarri, anche se…”

Le dichiarazioni rilasciate dal numero 33 rosanero: "Ho iniziato a giocare a calcio a 4 anni, amo il mare e sono legato alla mia famiglia"

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"Bari e Palermo sono due città simili, ma a Bari c'era sempre vento. Qui invece è sempre bello e c'è sempre il sole".

Parola di Christian Langella. Ha esordito così il centrocampista rosanero nella lunga intervista rilasciata ai microfoni de 'La Repubblica (ed.Palermo)'. Giovane ma determinato, il numero 33 del nuovo Palermo, si è raccontato a 360°, partendo proprio dai suoi primi passi nel mondo del calcio: "Avevo quattro anni e andavo in una scuola calcio a Pisa che era proprio vicino casa mia. Poi a nove anni mi ha notato l' Empoli e ho fatto il settore giovanile lì per sette anni. Dopo Empoli sono andato al Pisa in cui ho fatto un anno di Under 17, metà anno di Berretti e metà anno con la prima squadra. Poi l' anno scorso a Bari".

"L'allenatore al quale sono più legato? Michele Pazienza, l'ho avuto a Pisa - ha proseguito -. Era il mio allenatore alla Berretti, poi il tecnico della prima squadra Carmine Gautieri fu esonerato e lui fu promosso portandomi con sé. Mi ha fatto esordire in C, siamo ancora molto legati, ci sentiamo spesso. Da chi le piacerebbe essere allenato? Maurizio Sarri, anche se è andato alla Juventus e io tifo Napoli".

Amante del mare e legatissimo alla sua famiglia, Langella, si è divertito a raccontare qualche aneddoto legato alla sua infanzia: "Ho un rapporto bellissimo con il mare, vengo da una famiglia abituata a vivere sul mare. I miei genitori sono di Napoli e in vacanza andiamo solo al mare: il posto più bello che ho visto è Sharm el Sheikh. Non ho mai fatto una vacanza in montagna. Il rapporto la mia famiglia? Molto stretto e bello. Mio padre ha una pizzeria in centro a Pisa. Mia madre Pina è casalinga, mi preparava da mangiare quando andavo a giocare a Empoli e per fare in tempo mi portavo la pasta che mangiavo in stazione. Mio fratello Manuel ha fatto il mio stesso percorso, gioca a calcio, centrocampista, è del Pisa, ma è più piccolo di me di tre anni".