Matteo Brunori sembrava destinato a lasciare Palermo, con le voci di mercato più insistenti che lo vedevano lontano dalla Sicilia. Dopo un inizio di stagione con più ombre che luci, in cui Alessio Dionisi gli ha spesso preferito Thomas Henry, l’attaccante classe 1994 ha risposto nel modo migliore: riconquistando un posto fisso nell’undici titolare. Con 4 reti nelle ultime 7 partite e prestazioni convincenti, nonostante i risultati altalenanti della squadra rosanero, Brunori si è ripreso il ruolo di leader.
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Palermo, la rivincita di Brunori: da partente a punto fermo ritrovato
I suoi 5 gol complessivi in campionato rappresentano ancora un bottino inferiore rispetto ai suoi standard, ma il numero è destinato a crescere, anche grazie al feeling che potrebbe svilupparsi con Joel Pohjanpalo, il colpo da novanta del mercato di gennaio. Il tecnico, inoltre, sembra avergli trovato una nuova collocazione tattica: nel 3-4-2-1, il numero 9 ha agito da trequartista accanto a Valerio Verre, come visto nella sfida contro il Cosenza. In questo match, oltre a offrire una buona prestazione, ha conquistato e realizzato con freddezza un calcio di rigore, spiazzando Micai. Una piccola rivincita personale, dopo l’errore dal dischetto proprio contro i calabresi nella stagione 2022/23, che risultò decisivo per la vittoria della squadra allora allenata da William Viali.
Il capitano rosanero, però, salterà la prossima sfida contro il Brescia al "Barbera" a causa di un’ammonizione ricevuta in circostanze poco chiare subito dopo la realizzazione del rigore.
Ora più che mai, il Palermo ha bisogno del suo bomber, del suo punto di riferimento. In un campionato in cui pensare alla promozione diretta sembra ormai un’utopia, i suoi gol potrebbero risultare determinanti per conquistare un posto ai play-off. Un obiettivo che, a inizio stagione, sarebbe stato considerato il minimo, ma che oggi assume un valore fondamentale per il futuro dei rosanero.
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