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Palermo, la panchina resta un rebus: Grosso non convince la dirigenza rosanero. La situazione

Grosso nel mirino del Palermo: l'identikit dell'ex terzino è da rivedere

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La panchina resta un rebus in casa Palermo.

La dirigenza rosanero prosegue il suo casting alla ricerca di un nuovo allenatore dopo l'addio di Rosario Pergolizzi. Oltre alla candidatura autorevole dell'attuale tecnico della Virtus Entella ed ex Trapani Roberto Boscaglia, e a quella di Fabio Caserta e Vincenzo Italiano, l'ultimo nome, in ordine di tempo, finito nel mirino del club siciliano è quello di Fabio Grosso.

Secondo quanto riportato dall'edizione odierna del 'Giornale di Sicilia', il Palermo avrebbe già avvia i contatti con ò’ex tecnico di Verona e Brescia, libero da vincoli contrattuali dopo la brevissima esperienza in Serie A alla guida delle «Rondinelle». Tuttavia, il profilo dell'ex terzino classe 1977 - che ha vestito la maglia del Palermo dal 2004 al 2006, quando Rinaldo Sagramola era proprio un dirigente rosanero -, non ricalca del tutto l’identikit valutato dalla società targata Hera Hora. Nel suo caso, però, non si presenterebbero particolari ostacoli sul fronte contrattuale.

"I rosanero non intendono proporre contratti pluriennali, condizione che sta allontanando altri tecnici sondati in queste settimane. Anche Boscaglia, principale obiettivo per la panchina, non è affatto allettato dalla possibilità di scendere di categoria con un contratto di un solo anno, tanto più considerando che il suo accordo con la Virtus Entella scade nel 2021. Scendono ulteriormente le quotazioni di Caserta, che avrebbe dovuto incontrare la dirigenza rosanero. Nulla di fatto anche per Scienza e Raffaele, mentre Pecchia valuta altre piste (incluso l’estero) per la prossima stagione. Il Palermo, intanto, resta in cerca di un tecnico e organizza il nuovo campionato", scrive il noto quotidiano.