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Palermo, La Gazzetta dello Sport: “Inzaghi e i rinforzi scesi dalla A, è un Palermo carico di stelle”

Palermo
La società ora deve decidere cosa fare con il portiere, mentre in difesa manca un tassello…
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Il Palermo prende forma, e lo fa con decisione. Il ritiro in Valle d’Aosta si sta rivelando fondamentale per cementare un gruppo che sta diventando, giorno dopo giorno, lo specchio di Filippo Inzaghi: una squadra concreta, cinica ma anche ricca di qualità. Il tecnico mantiene i piedi per terra e smorza l’entusiasmo, ma l’impressione è che la società stia costruendo una corazzata da promozione.

L’unico nodo ancora da sciogliere resta quello del portiere, con Gomis in bilico e la scelta finale tra profili come Klinsmann o Lezzerini che sarà rimandata al rientro in città. Per il resto, il mercato ha portato in dote rinforzi di livello assoluto: Augello, Bani e Gyasi, tre arrivi dalla Serie A, a cui si aggiunge Palumbo, tra i centrocampisti più decisivi della scorsa stagione in B.

Inzaghi sta sperimentando un modulo flessibile, capace di oscillare tra il 3-4-2-1 e il 3-5-2 a seconda degli interpreti. E proprio nella versatilità di alcuni giocatori chiave si gioca una parte del progetto: Di Francesco agisce da seconda punta a tutto campo, mentre Palumbo può ricoprire sia il ruolo di mezzala che quello di rifinitore. Non mancano soluzioni tattiche anche a centrocampo con giocatori come Ranocchia e Segre, quest’ultimo sempre più vicino al ruolo di regista.

L’entusiasmo in città è tornato a livelli altissimi. Le presenze al ritiro lo testimoniano, così come il sold out in 24 ore per l’amichevole di lusso Palermo-Manchester City, in programma il 9 agosto al Barbera. Anche la campagna abbonamenti segna numeri record: già superata la quota della scorsa stagione, con quasi 14 mila tessere vendute.

Oltre alla parte tattica, colpisce la cura maniacale di Inzaghi per gli aspetti umani. Il tecnico ha dedicato tempo a parlare individualmente con ogni giocatore, valorizzando anche chi sembrava in partenza: giovani come Peda e Corona, dopo ottime stagioni con Juve Stabia e Pontedera, sono oggi al centro del progetto. E anche il futuro di Vasic potrebbe ribaltarsi.

Infine, colpisce l’atteggiamento di chi, come Mattia Bani, ha deciso di “scendere” di categoria lasciando persino la fascia da capitano del Genoa, pur di abbracciare un progetto ambizioso. Le sue parole sono chiare: “Sono qui per riportare questa piazza dove merita. Io fuori categoria? Penso solo a fare il mio lavoro”.

Una dichiarazione d’intenti che conferma: in casa Palermo, l’aria è davvero cambiata.