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Palermo, il saluto di Di Mariano: “Palermo ti ama, poi ti mette alla prova”

Palermo, il saluto di Di Mariano: “Palermo ti ama, poi ti mette alla prova” - immagine 1
Il classe 1996 ha salutato i rosanero tramite un post pubblicato sui social
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Francesco Di Mariano dopo essere diventato ufficialmente un nuovo giocatore del Modena ha salutato il Palermo con un post su Instagram:

“Cara Palermo, ho pensato a lungo a cosa scrivere, ma alcune emozioni è giusto tenerle per sé. Quello che voglio lasciare qui è solo rispetto e gratitudine. Per questa maglia, per questa città, per tutto quello che ho vissuto. Ci sono strade che finiscono in silenzio, ma non senza significato. In questi tre anni ho vissuto una montagna russa di emozioni: gioie, delusioni, emozioni, cadute e ripartenze, momenti difficili e anche grandi soddisfazioni. Ho sempre dato tutto. Sempre. Senza mai tirarmi indietro. Ringrazio chi mi è stato vicino e sostenuto nei momenti belli e in quelli più duri. E anche chi non ha creduto in me: mi avete reso più forte come uomo senza volerlo! Le critiche? Le ho ascoltate, ma non mi hanno mai definito. E mai lo faranno. Palermo ti ama, poi ti mette alla prova. Ti carica, poi ti toglie il fiato. Ma rifarei questa scelta di nuovo. Ma una cosa è certa, so chi sono, so cosa valgo, e so quanto ho lavorato con sacrificio per meritarmi tutto quello che ho avuto. Il mio percorso non si ridimensiona. Questo per me non è un addio con rimpianti. Non è stata una sconfitta, è la fine di un capitolo importante, pieno di insegnamenti che porterò con me. A testa alta, come l’ho sempre affrontato anche nei momenti peggiori. Un grazie speciale a chi lavora dietro le quinte, in silenzio, con cuore e passione: i magazzinieri (soprattutto me cucinu Pasquali, a cui voglio un gran bene), lo staff medico, i fisioterapisti e tutti quelli che stanno in sede. E ovviamente al gruppo a cui resterò sempre legato a molti dei miei ex compagni. Un grazie ancora più grande alla mia famiglia. A mia moglie, ai miei figli. Loro hanno visto tutto. Loro hanno tenuto in piedi me, quando tutto il resto tremava. Perché certe cose non si urlano. Si portano dentro. Me ne vado da uomo. In silenzio, senza far rumore. Ma con l’orgoglio di chi ha rappresentato la sua città con il cuore. Sempre. Fino all’ultimo giorno. Adesso si apre una nuova grande sfida. Nuove responsabilità. E con la stessa voglia di sempre. Grazie Palermo. To figghiu, Kekko”.