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Palermo, il “Barbera” non esiste nelle carte del Catasto: società vincolata e programmi precari. I dettagli

Il “Renzo Barbera”, come altri impianti sportivi di Palermo, non è in possesso di un certificato catastale: ecco cosa ne deriva

Mediagol22

Società vincolate ed autorizzazioni temporanee

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” analizza la situazione in cui si trovano gli impianti sportivi a Palermo, tra cui anche lo Stadio Renzo Barbera. L’impianto di Viale del Fante, infatti, insieme ad altre strutture come lo Stadio delle Palme ed il Velodromo, non sarebbe in possesso di un certificato catastale.

La quasi totalità degli impianti sportivi del capoluogo siciliano sono — a livello normativo — dei veri e propri fantasmi, in quanto non compaiono sulle carte del Catasto. Sono diversi i casi in questione e riguardano praticamente tutte le realtà sportive della città di Palermo, ma quello relativo allo stadio di Viale del Fante, dove sono situati anche gli uffici della nuova società rosanero dopo il trasferimento da via Villa Malta, è senza dubbio il più delicato.

Gli impianti a Palermo si legge tra le righe del noto quotidiano — sono funzionanti e sicuri ma per la mancanza del certificato catastale non possono ricevere una agibilità di base definitiva ma al massimo della durata di un anno. Cosa che fa restare nella precarietà tutto lo sport palermitano. Inoltre sorgerebbero problemi se si volesse dare un impianto in concessione o in affitto; impossibile la vendita. Nessun problema, invece, per l’uso e la sicurezza, essendo impianti collaudati e controllati dalla commissione di vigilanza”.

Così il Palermo, come avvenuto anche durante l'era Zamparini, prolunga anno dopo anno l'agibilità dello stadio. Ad oggi, inoltre, il club rosanero non potrebbe acquisire il "Renzo Barbera" come impianto di proprietà, con annessi lavori di ristrutturazione o ammodernamento dello stadio stesso, come auspicato dal patron Dario Mirri.

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