Palermo, Filippi punto fermo: numeri, contratto, intoccabili ed il suo rigore

"Il Palermo riparte da Filippi".

Titola così l'edizione odierna del "Corriere dello Sport", focalizzandosi sulla conferma di Giacomo Filippi alla guida del Palermo.

Il futuro non è in discussione, il contratto del tecnico originario di Partinico sì. L'adeguamento da secondo di Boscaglia ad allenatore della prima squadra rosanero dovrà essere portato a termine dall'amministratore delegato Rinaldo Sagramola. L'incontro tra i due è previsto nei prossimi giorni e, di certo, verranno anche gettate le basi per la next season ormai alle porte.

"L'intesa con Filippi è nata subito con la vittoria nel derby col Catania, poi l’idillio è proseguito a ritmo incalzante: quattordici partite, nove vittorie, cinque di fila, e tre sconfitte", si legge sul noto quotidiano. Il merito più grande da attribuire all'ex vice di Roberto Boscaglia è comunque quello di aver rigenerato, sotto l'aspetto psicologico oltre che tattico, uomini prima che calciatori letteralmente allo sbando.

"Intoccabili i big (Pelagotti, Accardi, Valente, De Rose, Almici e Floriano) tranne Lucca che potrebbe costituire pedina di plusvalenza per agevolare un campionato che si preannuncia da un punto di vista economico su piani diversi rispetto alle precedenti proposte", si legge. Tutto passa, dunque, dal futuro del centravanti originario di Moncalieri. Diversi sono i club di Serie A e B che stanno monitorando con attenzione il futuro del classe 2000 ed una sua cessione appare sempre più probabile.

Uno degli obiettivi postisi da Filippi in sede di dialogo con il presidente Dario Mirri è la trasparenza. Difficoltà, necessità ed obiettivi dovranno essere ben ponderati per evitare di illudere tifosi ed addetti ai lavori. Un "rigore" realizzato dall'allenatore che è riuscito a prendersi il Palermo a suon di vittorie, prestazioni e di un gruppo ritrovato o, meglio, trovato.