serie d

Palermo-FC Messina, di necessità virtù: Pergolizzi e le mosse tattiche per soprendere i peloritani

Il tecnico rosanero sta studiando tutte le alternative per sopperire alle numerose assenze. Contro i giallorossi non potrà fare affidamento su diversi titolari

Mediagol92

"Camaleontico, per emergenza, ma anche per esigenza. Nel laboratorio Palermo la parola evoluzione è di casa".

Apre così l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport parlando delle numerose variazioni tattiche che i rosanero, a causa degli infortuni, sono stati costretti ad attuare. In estate Pergolizzi dal 4-3-1-2 iniziale è passato al 4-3-3, schieramento con il quale ha ottenuto ben dieci successi consecutivi. Più avanti anche la necessità di sperimentare due moduli con la difesa a 3, il 3-5-2 e il 3-4-3.

Il cambio di modulo è stato dovuto alla contemporanea assenza di Doda e Vaccaro, col primo infortunato ed il secondo squalificato. Senza terzini di ruolo, Pergolizzi ha adattato Langella e Martinelli esterni a centrocampo, esperimento ampiamente riuscito con i due calciatori che hanno fornito delle ottime prestazioni. Il tecnico col Roccella ha varato un 3-5-2 atipico con Felici e Martinelli esterni, trasformatosi poi in 3-4-3 con il Marina di Ragusa e sempre nell'arco della gara contro la formazione di Utro è passato ad un 4-3-3 con Langella e Crivello terzini.

Fare di necessità virtù, questo il proverbio che il Palermo sta prendendo alla lettera e contro Roccella e Marina di Ragusa sono arrivata sei punti importanti in classifica. In vista dell'FC Messina Pergolizzi sta studiando il modulo più congeniale in base agli interpreti che ha a disposizione, vista soprattutto la squalifica di Martinelli. L'idea potrebbe essere quella di scivolare Crivello sulla corsia mancina a centrocampo, mentendo lo schieramento a tre, oppure tornare al 4-3-3 col terzino palermitano nella linea dei difensori: "Ci sono ipotesi aperte tra il reparto arretrato e la metà campo, l’unica cosa che al momento sembra certa è l’utilizzo del tridente con Felici, Sforzini e Floriano", conclude il quotidiano.