"Senza ormai alcuna speranza di poter salvare il titolo sportivo, il Palermo prova adesso a salvaguardare almeno i propri dipendenti e i propri fornitori".
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Palermo, concordato per salvare dipendenti e fornitori: si spera nell’intervento della famiglia Zamparini
I tempi sono stringati, l'attuale amministrazione prova a limitare i danni. L'intenzione è quella di arrivare alla liquidazione, tre milioni arriveranno nelle casse del club da vecchie operazioni di mercato
Apre così l'edizione odierna de Il Giornale di Sicilia parlando delle prossime mosse della società rosanero. La mancata presentazione della domanda di iscrizione al prossimo torneo di Serie B comporterà l'esclusione della squadra dal calcio professionistico. Una vicenda che dovrebbe chiudersi definitivamente nei prossimi giorni, con l'ufficialità che arriverà dalla Figc.
I calciatori sono pronti a presentare un'istanza di fallimento, visto che non hanno ricevuto gli stipendi relativi alle mensilità di marzo, aprile, maggio, più giugno e i relativi bonus. Un'ipotesi concreta con l'Aic che si sta anche muovendo a supporto dei tesserati rosanero. Dall'altra parte ci sono anche i dipendenti e i creditori. L'attuale amministrazione sta cercando di capire come poter limitare i danni derivanti da tale situazione. L'intenzione sarebbe quella della liquidazione, con conseguente concordato, in maniera tale da poter pagar parte delle pendenze.
Tale soluzione servirebbe a scongiurare il fallimento. L'obiettivo è quello di evitare che i dipendenti e i creditori non perdano tutto, ma prima bisognerà comprendete effettivamente di quali somme dispone la società. Tre milioni dovrebbero entrare domani, derivanti dalle cessioni di Gnahoré e Posavec. "Una base per iniziare a pagare almeno i dipendenti della società, che però sarebbero danneggiati a prescindere. Il reinserimento di tutti nella nuova realtà calcistica cittadina è un’ipotesi ancora complessa, considerate le spese che potrà permettersi di sostenere una società costretta a ripartire dalla Serie D".
Il quotidiano regionale evidenzia come un'ulteriore strada percorribile sarebbe quella che porta all'ex proprietario del club rosanero Maurizio Zamparini: "Proprio in questi giorni sarebbe stata prospettata alla famiglia dell’ex patron l’eventualità di intervenire, seppur fuori tempo massimo per salvare il Palermo, quantomeno per non lasciare delle pendenze insolute. L’unico modo possibile sarebbe quello di dare disponibilità per circa 10 milioni complessivi e ottenere dal legale rappresentante del club rosanero il benestare alla richiesta di concordato in bianco, da presentare al Tribunale di Palermo in tempi brevi".
Un'ipotesi complicata e che difficilmente diverrà realtà, visti i tempi particolarmente stringati ma che dall'altra parte permetterebbe di rimettere in ballo il capitolo relativo al credito ex Alyssa. Oggi, infatti, scadrà il termine per saldare il debito da 20 milioni, debito che da domani sarà quindi da ritenersi inesigibile. Il 2 luglio, tra l'altro, l’imprenditore friulano, attualmente ai domiciliari, sarà chiamato a presentarsi davanti ai giudici...
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