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Palermo, ancora tensioni tra Mirri e Di Piazza: il nodo del capitale sociale e la ricapitalizzazione. I dettagli

Due giorni fa l'assemblea dei soci della società che controlla il club di viale del Fante, bocciata la proposta dell'imprenditore italo-americano

Mediagol92

"Quasi amici? No. Riavvicinamento? Neppure. Fra Tony Di Piazza e la famiglia Mirri scoppiano nuove tensioni, fra l'incredulità dei tifosi".

Apre così l'edizione odierna de Il Corriere dello Sport, raccontato quanto avvenuto nel corso dell'assemblea dei soci di Hera Hora, società che controlla l'SSD Palermo. Giovedì, infatti, l'imprenditore italo-americano, che detiene il 40% delle quote, ha proposto di versare l'intero capitale sociale, 15 milioni di euro, nelle casse della società ma, Dario Mirri, di concerto con il padre Daniele, ha bocciato la sua proposta, preferendo ricapitalizzare di soli 3,250 milioni (rispetto agli undici proposti da Di Piazza), per un totale di circa sei milioni.

Ulteriore pomo della discordia anche la mancata pubblicazione di un comunicato congiunto per cercare di fare chiarezza sull'attuale situazione in seno al club di viale del Fante: "Di Piazza insomma da un lato incassa il rifiuto, dall'atro rilancia", scrive il quotidiano. Facendo quindi intendere al socio di maggioranza (la famiglia Mirri), di avere in serbo altre possibili soluzioni...

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