serie b

Palermo, ai nastri di partenza: in pole Mirri-Sagramola seguiti da Dragotto, Ferrero perde terreno…

La lista dei pretendenti al titolo sportivo dei rosa: in corsa pure l'italo-americano Di Piazza, settimana decisiva per i cinesi

Mediagol97

Il bando non lo escluderà a priori, ma chi ha in mano le quote di un altro club professionistico parte svantaggiato nella corsa al Palermo

Ai nastri di partenza, fra chi sarebbe attualmente candidato a far ripartire il calcio nel capoluogo siciliano, dunque, Massimo Ferrero starebbe ora perdendo del terreno - riporta all'interno della propria edizione odierna Il Giornale di Sicilia - e tornerebbe a piazzarsi alle spalle degli altri pretendenti in corsa al titolo sportivo dei rosanero, sebbene abbia spesse volte ribadito di voler cedere al più presto la Sampdoria.

Il problema, però, sarebbe legato ad una mera questione di tempistiche. Vendere immediatamente il club blucherchiato parrebbe oggi un'impresa quasi impossibile, mentre impegnarsi nel cederlo entro un paio d'anni forse no, ma in quel caso si andrebbe a sbattere contro un deprezzamento della società ligure, per la quale il patron doriano ha già avanzato richieste considerevoli da 100 milioni di euro:

"Un ragionamento che ha di fatto allontanato altri possibili pretendenti già impegnati in Serie A (Cairo e Preziosi su tutti), ma Ferrero non intende demordere. Attenderà la pubblicazione del bando e, una volta resi noti i punti presenti nell'avviso, valuterà se concorrere o meno per presentare al sindaco il proprio progetto di rinascita del Palermo. Il patron della Samp intanto continua a lavorare sull'opportunità di rilevare il titolo per la Serie D, coadiuvato da una vecchia conoscenza del calcio palermitano. Uno dei suoi consiglieri è infatti Giampiero Pocetta, oggi procuratore di fama nazionale, ma un tempo giocatore di punta del Palermo che ripartì dalla C2 dopo la radiazione".

Considerando tale possibile "scivolamento" di Ferrero nella graduatoria per il bando comunale che verrà presentato dopo il 12 luglio, si rafforzerebbe adesso la posizione di Mirri e Sagramola, i quali in settimana avrebbero avuto alcuni incontri con dei soggetti interessati a partecipare all'operazione, qualora dovessero essere proprio loro ad ottenere il mandato per la creazione del "nuovo Palermo" che ripartirà dalla Serie D:

"Un Palermo che avrà legami stretti con le società del territorio, come Parmonval e Cus, che nel progetto di Mirri faranno da serbatoio per il club rosanero in vista di un'espansione del settore giovanile. Non si tratta però dell'unica ipotesi palermitana per quanto riguarda le manifestazioni di interesse: Dragotto ha aperto all'ingresso di altri soci per costituire una cordata, in più un altro gruppo locale avrebbe già presentato al sindaco l'intenzione di partecipare al bando".

Queste - sempre secondo quanto riferito stamane dal noto quotidiano regionale - sarebbero ad oggi le soluzioni per così dire "autoctone", seguite poi da due ipotesi estere. L'italo-americano Tony Di Piazza, nel recente passato accostato anche al Bari, avrebbe già espresso la propria volontà di investire sul Palermo Calcio e per quanto riguarda i cinesi, invece, questa settimana potrebbe risultare decisiva.

Oggi, infatti, il gruppo asiatico interessato al club rosanerosi troverà in Italia per altri affari ma valuterà comunque la possibilità di rilevare il titolo sportivo dei siciliani in Serie D, per ripartire con un investimento di almeno 10 milioni di euro, con l'obiettivo finale di tornare a militare nel torneo cadetto:

"Ogni riserva verrà sciolta solamente dopo venerdì, quando la Figc chiuderà definitivamente le porte del torneo cadetto all'U.S. Città di Palermo. A quel punto, è molto probabile che saranno diversi i soggetti a venir fuori, nel tentativo di far ripartire il calcio palermitano dai dilettanti. Senza escludere nomi a sorpresa, al momento rimasti nell'ombra in attesa di un verdetto definitivo del consiglio federale".

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