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Palermo, acque agitate: tra Mirri e Di Piazza dieci mesi di dissidi. L’italo-americano avvia i primi colloqui per la cessione delle sue quote

In casa rosanero proseguono le tensioni tra le due anime della società: il presidente e azionista di maggioranza da una parte e l'imprenditore italo-americano dall'altra

Mediagol92

"Dieci mesi di dissidi, che solo ora stanno sfociando pubblicamente".

Apre così l'edizione odierna de Il Giornale di Sicilia parlando dell'attuale situazione in casa Palermo, con i due proprietari, rispettivamente al 60% e 40%, Dario Mirri e Tony Di Piazza, che in questo momento non hanno certamente un rapporto sereno e cordiale. I dissidi sono sorti fin dalle prime settimane: "Non una questione di deleghe, ma di progetti per promuovere il brand rosanero fuori dai confini nazionali. Alcuni naufragati, altri interrotti sul nascere, motivo per cui Di Piazza ha iniziato a covare il malumore esploso in questi giorni", scrive il quotidiano.

In ordine di tempo, il primo "fraintendimento" è sorto per quanto concerne la voglia di Di Piazza di pubblicare una serie a puntate sulla rinascita del club rosanero, progetto però bocciato dalla dirigenza perché non riteneva vantaggiosa l’operazione. Successivamente la questione legata all'internazionalizzione, con la delega rifiuta da parte dello stesso imprenditore italo-americano; per poi concludere con la questione legata alla raccolta fondi benefica promessa da Di Piazza e alla quale non ha preso parte l'SSD Palermo.

L'obiettivo di Di Piazza resta quello di cedere le sue quote e già avrebbe iniziato a muoversi in tal senso, pur sempre consapevole che qualora dovesse trovare un'intesa, dovrebbe ugualmente chiedere il benestare di Mirri, che detiene il diritto di prelazione a parità di offerta. "Ad ogni modo, da parte di Hera Hora, al momento non si vede la trasparenza promessa ad agosto - scrive il quotidiano -. Non è arrivata una presa di posizione ufficiale sulle esternazioni di Di Piazza, ma non è arrivata neanche una comunicazione su ciò che è stato preso in esame nel corso dell’ultima assemblea. Tutto rimandato alla prossima convocazione del consiglio di amministrazione del Palermo, che dovrebbe essere prevista tra l’8 e il 10 giugno, nella quale Dario Mirri informerà i consiglieri in merito agli ultimi avvenimenti".

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