serie b

Orlando: “Sono in contatto con Lega e Figc. Spero che Albanese dia una parola di chiarimento. Nel 1986…”

Le parole del primo cittadino palermitano in vista del bando per l'assegnazione del "nuovo Palermo" che verrà pubblicato il 12 luglio

Mediagol92

Il "nuovo Palermo".

Dopo il parere negativo dato dalla Covisoc alla domanda di iscrizione al prossimo campionato di Serie B, il Palermo con tutta probabilità sarà costretto a ripartire dalla Serie D. In attesa dell'esclusione ufficiale da parte della federazione il sindaco del capoluogo siciliano, Leoluca Orlando, è a lavoro da diversi giorni per stilare il bando per l'assegnazione del club ad un nuovo soggetto che possa rilanciare il calcio a Palermo. Intervistato da Il Giornale di Sicilia, il primo cittadino palermitano ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

"Superato il momento della rabbia e rinviato il momento delle analisi, che sicuramente andranno fatte su questa vicenda da parte della Lega Calcio e della città, non resta che ripetere l’augurio di una speranza disperata: quella che il Palermo possa restare in Serie B. Finché non sono esauriti tutti i passaggi, si ha almeno il diritto a questo. È evidente che non possa essere una condizione per rimanere inattivi, motivo per cui sono in contatto continuo con Lega e Figc. Il 4 luglio, senza aspettare eventuali ricorsi, ho comunicato al presidente federale la volontà di avviare la procedura per chiedere l’assegnazione del titolo di Serie D. Una volta avuta conferma della definitiva esclusione, provvederò ad assumermi la responsabilità di questo potere discrezionale".

Nel 1986 Orlando ha anche vissuto una vicenda più o meno simile a quella attuale: "Stavolta c’è stata molta meno tensione, anche per questo spero che il presidente Albanese dia una parola di chiarimento. Da rappresentante della società ha rassicurato che tutto sarebbe andato a posto, nei termini previsti. Questo non è accaduto e ho ricevuto la giustificazione da parte della proprietà, ma rimetto la valutazione agli organi interessati, ovvero quelli federali del calcio".

Alessandro Albanese è stato il presidente designato da Arkus Network, ed aveva tra l'altro il compito di fungere da tramite tra la nuova proprietà e le istituzioni, un'esperienza però del tutto fallimentare: "Albanese è il presidente che mi ha chiamato e con cui ho parlato, dovrebbe chiedersi lui per primo se ha fatto tutto quello che doveva fare e se non debba fare qualcosa anche a tutela di se stesso".