Torna il derby del Sud.
serie a
Napoli-Roma, l’anteprima del match: difese a confronto, ecco le armi arretrate di Gattuso e Fonseca
Tutte le novità sul big match della nona giornata
Quella tra Napoli e Roma è una rivalità che da ormai diverso tempo scalda il cuore dei tifosi e di tutti gli appassionati. L'azzurro e il giallorosso sono infatti i colori simbolo di una sfida dai toni sempre affascinanti, maestri nel portare la spettacolarità del campionato di Serie A anche al di fuori dei soliti confini storici e predominanti di Milano e Torino. L'assenza del pubblico sugli spalti - alla quale purtroppo ci si sta cominciando ad abituare - renderà forse meno elettrizzante il contesto nel quale si disputerà la gara, ma non toglierà assolutamente nulla all'altissimo indice tecnico delle due squadre, ad oggi entrambe in lotta per degli obiettivi certamente importanti. A far da cornice, indubbiamente, ci sarà anche la recente e triste scomparsa di Diego Armando Maradona, per la quale tutta Napoli si è stretta e, come un esercito che perde il suo comandante, chiede a gran voce una marcia in più a Gattuso e i suoi, al fine di rendere omaggio nel miglior modo possibile al Pibe de Oro.
Un successo convincente in Europa League contro il Rijeka preceduto da una sconfitta per 1-3 in favore del Milan. Lo score casalingo delle ultime due gare sorride per metà agli azzurri, ancora in cerca di una continuità di rendimento e di risultati che farebbe certamente bene ai giocatori così come a tutta la piazza. Nella sfida contro i rossoneri, un immenso Ibrahimovic ha scardinato con una doppietta e senza troppe difficoltà quasi tutte le certezze difensive del Napoli. Koulibaly e Manolas, nonostante abbiano fatto gli straordinari per marcare il gigante svedese, non sono quasi mai sembrati in serata e questo ha di certo favorito lo sviluppo della manovra milanista. Previsto lo stesso copione anche con la Roma? Possibile, ma qualora dovesse andare come nella partita dello scorso 22 novembre, Gattuso avrebbe più di qualche problema da risolvere, anche a livello di classifica. Un successo della formazione partenopea permetterebbe a quest'ultima di agganciare proprio i giallorossi che, invece, vorranno ottenere un risultato positivo a tutti i costi considerando i soli 3 punti di distacco dal primo della classe.
Tutto da scoprire, dunque, l'assetto che il tecnico calabrese avrà preparato in settimana per dare un freno alle avanzate dei giallorossi. Una copertura più assidua da parte degli esterni offensivi potrebbe togliere qualcosa davanti, ma darebbe più sicurezza al reparto mediano che, altrimenti, potrebbe trovarsi in costante inferiorità numerica. Anche l'apporto del duo di centrocampo sarà una delle chiavi della sfida, con i due interditori che dovranno certamente essere lesti e capaci di allargarsi e stringersi alternativamente, per dare manforte alle corsie esterne o ai due difensori centrali in fase di copertura.
Nonostante i reiterati svarioni nel match contro il Milan, il reparto arretrato napoletano dovrebbe ancora essere composto dal quartetto Di Lorenzo-Manolas-Koulibaly-Mario Rui. A centrocampo - vista la squalifica a di Bakayoko -, spazio a Fabian Ruiz e Demme, che avranno il delicato compito di regolare i ritmi della squadra in fase di possesso e arginare il piuttosto prolifico attacco romanista quando si dovrà recuperare il pallone. Oltre al solito ballottaggio per la scelta dell'estremo difensore tra Ospina e Meret, l'unico dubbio di Gattuso rimane quello sulla corsia di destra, dove Politano e Lozano si contendono una maglia dal primo minuto.
La Roma di Fonseca, al contrario, ha ben poco da consolidare. Una serie di risultati impressionante, che ha confermato ancor di più quanto il lavoro messo in atto dal tecnico portoghese sia effettivamente la strada vincente per una crescita graduale della squadra. I capitolini - ad eccezione della sconfitta a tavolino contro l'Hellas Verona - non hanno ancora mai perso in questa stagione, dimostrando a più riprese una solidità difensiva che non si vedeva da tanto in casa giallorossa. Il cambio di guida in porta da Pau Lopez a Mirante è stato il primo passo per portare alla retroguardia romanista diversi clean sheet, con le certezze legate al reparto che sono poi progressivamente arrivate. L’exploit dei giovani ma già promettenti Kumbulla e Ibanez, misti all'esperienza di Smalling e alle capacità tecniche di Mancini hanno poi composto il mix perfetto che ha garantito alla Roma una serie di ben undici risultati utili consecutivi tra campionato e coppa.
Anche il reparto avanzato ha fatto la sua parte. La caratura internazionale di giocatori come Pedro e Mkhitaryan, a supporto di un bomber da 109 reti in maglia giallorossa come Dzeko, rendono ancor più facile a tutta la squadra i compiti offensivi, ormai sempre più strettamente legati al rendimento - negli ultimi tempi davvero sopra qualsiasi media - di questi tre calciatori. A dimostrarlo sono anche e soprattutto le undici realizzazioni messe a segno dal tridente capitolino, a fronte delle diciannove totali segnate da tutta la squadra in campionato. Allo Stadio Diego Maradona di certo arriverà una Roma senza esclusione di colpi, che punterà tutto il suo potenziale tecnico sulla rinomata velocità delle sue transizioni e su una solida retroguardia protetta a schermo dal centrocampo, il tutto in favore della fluidità della manovra oltre che del gioco espresso. Tutte tessere di un mosaico ampiamente delineato ma che con fatica si riesce a scardinare, così come le certezze ormai inamovibili di questo entusiasmante inizio di stagione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA